Il punto della Regione

In Bergamasca 761 casi. Gallera: «Fermiamo insieme la crescita, o il sistema non reggerà»

In Bergamasca 761 casi. Gallera: «Fermiamo insieme la crescita, o il sistema non reggerà»
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«Il governo deve assumersi la propria responsabilità e aiutarci, raccogliendo la fotografia che i nostri esperti gli hanno fornito in questi giorni. Se la crescita dei casi positivi aumenta con questo trend anche nei prossimi giorni sarà un problema, soprattuto per quanto riguarda i posti letto a disposizione nelle terapie intensive. Il 28 febbraio i pazienti in rianimazione erano 50, oggi sono 359. Questa è la nostra più grande preoccupazione ad oggi».

E' un quadro fosco quello che l'assessore regionale al welfare Giulio Gallera ha tracciato nel corso di una diretta Facebook durante la quale ha aggiornato i cittadini riguardo l'evoluzione dell'emergenza sanitaria legata la Coronavirus. Ad oggi (sabato 7 marzo) le persone positive in Lombardia sono 3420, di cui 761 nella Bergamasca (138 in più rispetto alla serata di ieri). Sono in aumento anche i pazienti dimessi, saliti a 524 soggetti, ma purtroppo anche le vittime, 154 i decessi.

«Oggi abbiamo ricevuto una forte presa di posizione da parte del Coordinamento delle terapie intensive della Lombardia, che dalla loro trincea ci chiedono di adottare misure forti per arginare l'ondata di pazienti che si riversa negli ospedali - sottolinea Gallera -. Come Regione stiamo facendo il possibile riallocando il personale, assumendone di nuovo e redistribuendo i malati nelle diverse rianimazioni lombarde. Stiamo lavorando per ricavare posti letto aggiuntivi nelle terapie intensive e riconvertendo i reparti degli ospedali in pneumologie. Tuttavia ci stiamo avvicinando al punto in cui non riusciremo a dare più a garantire le cure adeguate ai malati. Medici e infermieri lavorano già giorno e notte senza soste».

L'assessore regionale ha poi annunciato che Regione, tecnici e Governo sono al lavoro per emettere nelle prossime ore il decreto che valuterà l'applicazione di eventuali ulteriori misure restrittive (tra cui l'introduzione di nuove zone rosse in Lombardia). Il documento consentirà inoltre di aumentare l’organico a disposizione degli ospedali, assumendo nuovo personale anche tra gli specializzandi e gli infermieri neolaureati. «Nel lodigiano l'incremento dei casi positivi al Covid-19 è sempre più contenuto, segno che le misure restrittive adottate nella zona rossa hanno dato risultati - commenta Gallera -. Per fermare questo virus serve uno sforzo collettivo. Dobbiamo cambiare il nostro stile di vita riducendo la vita sociale, evitando i luoghi affollati e restando in casa, sopratutto se anziani. Purtroppo questo messaggio non è ancora passato».

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