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In Bergamasca 2368 contagiati, 232 in più. La Regione scrive alla Germania per avere mascherine

In Bergamasca 2368 contagiati, 232 in più. La Regione scrive alla Germania per avere mascherine
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La Bergamasca si conferma anche oggi (venerdì 13 marzo) la provincia maggiormente colpita dal Coronavirus in Lombardia. Come c’era da aspettarsi, il numero delle persone contagiate in Bergamasca è aumentato, salendo a 2368 soggetti positivi. Rispetto al bilancio fornito ieri dall’assessore regionale al welfare Giulio Gallera, si tratta di 232 persone in più, un incremento che però è inferiore rispetto a quelli registrati negli ultimi giorni. Va detto anche che ci sono ben 569 tamponi in attesa di verifica in Lombardia e che, quindi, al momento questo dato non è completo.

Complessivamente, in Lombardia sono 9.820 i soggetti positivi (1095 in più rispetto a ieri), mentre i pazienti ricoverati sono 4435 (188 in più), a cui si devono aggiungere 650 persone che si trovano nelle terapie intensive. Aumentano anche le persone dimesse, salite a 1198, ma anche le vittime, arrivate a 890 (nel giro delle ultime 24 ore sono decedute 146 persone).

Da questo quadro a tinte fosche emerge però una buona notizia: nella provincia di Lodi, cuore del primo focolaio italiano dell’infezione, i casi positivi registrati oggi sono soltanto 10. «I dati di oggi, come ho avuto modo di sottolineare più volte, evidenziano in maniera chiara e inequivocabile che nell’ex zona rossa il contagio sembra stia rallentando -  ha sottolineato il governatore regionale Attilio Fontana -. Nel resto della Lombardia a farci mantenere alto il livello di guardia è, invece, soprattutto il trend dei ricoveri in terapia intensiva. Ci auguriamo che le misure stringenti applicate in tutta la Regione contribuiscano ad arginare la diffusione del virus anche nel resto della Lombardia».

Il presidente regionale ha inoltre fatto sapere di aver inviato una lettera al ministro della Sanità tedesca, Jens Spahn, e all'ambasciatore teutonico Viktor Elbling, nella quale viene espresso «l’urgente bisogno di ogni tipo di strumentazione necessaria per l'attivazione di reparti di terapie intensive, oltre che di mascherine, camici, occhiali e visiere». Il documento è stato inviato al Governo tedesco dopo che la cancelliera Angela Merkel ha manifestato la volontà di garantire la collaborazione e la disponibilità della Germania nell’offrire materiale sanitario per contrastare il Coronavirus.

La lettera si conclude confermando che «la Regione Lombardia è pronta fin da ora ad acquistare questo materiale presso i produttori e i rivenditori tedeschi, perché ciò avvenga è necessario che il Governo tedesco conceda le autorizzazioni legate alle licenze di esportazione previste in Germania».

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