Domenica di sole e Corsarola presa d'assalto. Il sindaco Giorgio Gori si arrabbia (di nuovo)
Città Alta e le vie del centro riempite come se il Coronavirus non fosse mai arrivato. E oggi (lunedì 18 maggio) la prova alla riapertura delle attività commerciali
La foto di ieri, domenica 17 maggio, della Corsarola gremita, come fosse una domenica qualsiasi, ha fatto presto il giro dei social e ha riempito le caselle dei post di moniti e sottolineature negative sul comportamento dei bergamaschi noncuranti del pericolo, richiamando l’attenzione anche dei media nazionali. Dopo i navigli a Milano, ecco Città Alta piena di gente a passeggio.
Il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori si è arrabbiato (dopo la ramanzina fatta soprattutto ai più giovani soltanto pochi giorni fa) e in un video ha fatto sapere come la pensa: «...E mentre stamattina (domenica 17 maggio per chi legge, ndr), dopo una passeggiata sui Colli, ero tornato a casa rinfrancato - non avevo incontrato una sola persona senza mascherina -, le immagini del pomeriggio, di Città Alta e di Largo Rezzara, mi hanno preoccupato e fatto arrabbiare. Non sono bastate centinaia morti nella nostra città? Vogliamo ritrovarci tra un mese di nuovo nei guai?! Ve lo chiedo di nuovo: per piacere, metteteci serietà, impegno e rigore».
«Dopo una lunga chiusura - dice Gori - riaprono i negozi, i bar e ristoranti: in questo video vi spiego con quali obblighi e precauzioni. Le tre parole chiave restano DISTANZE (almeno 1 metro), MASCHERINA (obbligatoria) e IGIENE. Ci sono regole da rispettare per tutti, in primo luogo per gli operatori commerciali e i ristoratori, ma il nostro senso responsabilità - di noi cittadini - sarà fondamentale. E non basta invocare i controlli: se anche avessimo il triplo degli agenti di Polizia Locale non potremmo essere dappertutto a controllare tutti. E comunque non li abbiamo. Li faremo i controlli, ma sta innanzitutto a noi».