la critica

Corsie ciclabili, Federconsumatori: «Per come sono segnalate hanno senso?»

L'associazione a tutela dei consumatori evidenzia come «bisognerebbe prendere atto che alcune strade non possono garantire lo spazio di sicurezza per i ciclisti»

Corsie ciclabili, Federconsumatori: «Per come sono segnalate hanno senso?»
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La realizzazione sulle principali strade cittadine delle cosiddette “corsie ciclabili”, che consentirebbero di dare maggiore visibilità ai ciclisti grazie all’apposita segnaletica orizzontale tracciata sulla carreggiata, ha lasciato perplessa Federconsumatori Bergamo. «Al di là delle buone intenzioni – si domanda - ha senso, per come si presenta, la realizzazione di alcuni tratti di strada dedicati promiscuamente alla circolazione di biciclette e automobili?».

L’associazione a tutela dei consumatori evidenzia infatti che nella maggior parte dei casi, le piste recentemente disegnate sono percorsi che «fatalmente finiscono senza sbocco nell’inevitabile confluenza con il traffico veicolare – prosegue -. Ci sono però anche situazioni peggiori, che creano problemi ai ciclisti e agli automobilisti. Senza dimenticare che, sui medesimi percorsi, la presenza di tombini e caditoie rende meno sicuro il transito delle biciclette. Inoltre, i ciclisti devono sorpassare file di automobili in sosta, il che è problematico in quanto non si tratta “soltanto” di schivare eventuali portiere che si aprono, ma si rischia anche di sbattere contro veicoli che, dopo aver parcheggiato, si stanno immettendo nuovamente nella carreggiata».

La “corsia ciclabile” si differenzia dalla pista ciclabile, in quanto individua uno spazio di precedenza per la mobilità dolce in modo meramente visivo. E questo, per Federconsumatori, sarebbe un ulteriore problema. «Avere dubbi sull’interpretazione di un segnale stradale mentre si sta guidando non è sinonimo di sicurezza per sé e per gli altri utenti della strada. Forse bisognerebbe prendere atto che alcune strade aperte al traffico automobilistico non possono, al contempo, garantire lo spazio di sicurezza per i ciclisti. Occorre quindi fare delle scelte sapendo che non si possono accontentare tutti. Altrimenti si creano mostriciattoli che a lungo andare scontentano sia i ciclisti sia gli automobilisti».

Almeno una nota positiva tra gli interventi viabilistici attuati da Palazzo Frizzoni però ci sarebbe. «Dopo molteplici incidenti – conclude Federconsumatori Bergamo - la temporizzazione dei semafori tra le vie Autostrada, Simoncini e San Giorgio è stata recentemente modificata. Ora si attraversa con maggiore sicurezza».

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