primi provvedimenti

Corteo contro il Green Pass del 24 luglio: scattano le prime 51 denunce

I manifestanti sono stati segnalati alla Procura della Repubblica per i reati di radunata sediziosa e interruzione di pubblico servizio

Corteo contro il Green Pass del 24 luglio: scattano le prime 51 denunce
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Avevano invaso il centro città al grido di «libertà, libertà» contro l’estensione dell’obbligo del green pass. Sabato 24 luglio a occupare le strade di Bergamo c’erano oltre duemila persone, ora la Digos ha trasmesso all’Autorità Giudiziaria le prime denunce nei confronti di 51 partecipanti al corteo non autorizzato.

I manifestanti identificati dagli agenti della Questura, grazie all’attività sul posto e all’analisi dei video filmati, sono stati segnalati alla Procura della Repubblica per i reati di radunata sediziosa e interruzione di pubblico servizio, visto che il raduno ha bloccato per ore la viabilità cittadina, interrompendo il sistema del trasporto pubblico urbano. Gli organizzatori, alla guida del resto dei partecipanti, dovranno anche rispondere del reato che consegue al mancato preavviso della manifestazione.

Oltre alle denunce, la Digos è al lavoro anche per multare chi ha violato le norme anti-Covid. Al momento, infatti, le manifestazioni sono autorizzate, ma solo in forma statica.

Sono in corso poi ulteriori accertamenti sulle responsabilità penali e amministrative nei confronti di chi è sceso in piazza il sabato successivo, 31 luglio, per protestare contro il green pass. In questa seconda occasione, nonostante il preavviso dato alle forze dell’ordine, un cospicuo numero di persone ha nuovamente sfilato per il centro città.

Il popolo “no-pass” è tornato a Bergamo anche sabato scorso (7 agosto), questa volta con un terzo sit-in davanti Palazzo Frizzoni. Circa 250 persone in tutto, rispettose delle norme e delle prescrizioni del Questore.

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