la protesta

Corteo no-Green Pass a Milano: tra i 4 denunciati anche un ventiduenne bergamasco

Le accuse sono di resistenza a pubblico ufficiale, manifestazione non preavvisata, interruzione di pubblico servizio e violenza privata

Corteo no-Green Pass a Milano: tra i 4 denunciati anche un ventiduenne bergamasco
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C’è anche un giovane di 22 anni, residente in provincia di Bergamo, tra le quattro persone denunciate per manifestazione non preavvisata, interruzione di pubblico servizio e violenza privata a margine del corteo contro il Green Pass che sabato scorso (30 ottobre) ha sfilato per le strade di Milano.

Come riportano i colleghi di PrimaMilano, il ventiduenne è stato denunciato anche per resistenza a pubblico ufficiale. Le altre tre persone, che verranno denunciate pure per istigazione a disobbedire alle leggi, sono un trentenne residente a Lodi, un ventottenne residente in provincia di Torinese e un diciannovenne residente a Gessate.

A differenza degli altri cortei delle ultime 14 settimane, per quello di sabato era stato presentato dagli organizzatori un percorso definito che avrebbe dovuto condurre i partecipanti da piazza Fontana alla sede della Rai in corso Sempione. Qui, tuttavia, il gruppo alla testa del corteo ha iniziato a vagare per la città, inseguito dalle forze dell’ordine che hanno sbarrato la strada più volte ai contestatori.

In piazza, come sempre avvenuto in questo genere di proteste, si sono radunati individui appartenenti ai gruppi più diversi. Immancabile la presenza di militanti di estrema destra, ma anche anarchici e antagonisti, sostenitori delle teorie complottiste di QAnon e rappresentanti di comunità religiose che considerano il Green Pass «uno strumento del demonio».

Non sono mancati nemmeno gli insulti al sindaco Beppe Sala: arrivati in piazza della Scala, chiusa dalle transenne delle forze dell’ordine, i manifestanti hanno urlato verso Palazzo Marino: «Sala, Sala v********o».

Ad essere presi di mira sono stati anche i giornalisti della sede milanese della Rai, bersaglio di slogan ormai triti e ritriti, privi di qualsiasi cenno di fantasia: «Venduti!», «Giornalista terrorista» e «Assassini della verità».

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