Colonia, via il capo della polizia Cosa si sa dei fatti di Capodanno

A una settimana dai fatti di Colonia, quando, la notte di Capodanno, decine di donne sono state derubate e molestate, il capo della polizia Wolfgang Albers (60 anni) ha dovuto accettare, nonostante abbia in questi giorni negato ogni responsabilità e declinato la possibilità di dimissioni imminenti, un «pensionamento anticipato» per «non aver informato il sindaco Henriette Reker in tempo reale» su quanto stava accadendo. A comunicargli le dimissioni forzate è stato il ministro dell’Interno del Land Ralk Jaeger, che ha aggiunto: «Va ristabilita la fiducia nella capacità di agire delle forze dell’ordine. La gente vuole sapere cos’è successo e chi sono i responsabili».
I 31 fermati. Intanto, il portavoce del ministero dell’Interno tedesco Tobias Plate fa sapere che, dei 31 fermati, identificati e interrogati dalla Bundespolizei, 18 sono profughi richiedenti asilo in Germania (queste le nazionalità nel dettaglio: 9 algerini, 8 marocchini, 4 siriani, 5 iraniani, 1 iracheno, 1 serbo, 1 statunitense e 2 tedeschi). Tra gli arrestati vi sono anche due giovani, un marocchino e un tunisino, rispettivamente di 16 e 23 anni. Sul telefono di uno dei due sarebbero stati trovati video contenenti scene di molestie sessuali contro le donne proprio fuori dalla stazione dei treni.
[La performance dell’artista Milo Moire davanti alla cattedrale di Colonia: «Rispettateci»]
Alcune precisazioni. La maggior parte degli atti criminali documentati dalla polizia federale riguarda furto e lesioni personali. E, finora, ha precisato Plate, nessuno dei 18 profughi identificati è collegato a casi di molestie sessuali, per le quali vi sono tre denunce ma nessun sospettato ancora. Bisogna tener conto anche del fatto che quanto riferito dal portavoce riguarda solo i casi di competenza della polizia federale e dunque tutto ciò che è accaduto in un raggio di 30 metri dalla stazione centrale di Colonia.
Il caso si fa politico. La presenza di rifugiati tra gli arrestati complica la situazione anche a livello politico, sul fronte dell’accoglienza migranti, innanzitutto in una città come Colonia, che ospita, su 600mila abitanti, 10mila richiedenti asilo, ma anche per quanto riguarda la Germania intera. Angela Merkel auspica che «la piena verità sia messa sul tavolo senza sconti ed edulcorazioni», perché sarebbe altrimenti un «danno» allo stato di diritto e alla maggioranza dei profughi. La cancelliera ha già preso una chiara posizione in merito nei giorni scorsi: «È necessario dare un segnale chiaro a coloro che non sono disposti ad accettare le regole del nostro stato di diritto - ha spiegato Merkel - Quanto accaduto a Colonia è insopportabile».




Quel che si sa finora. Premettendo che è difficile, tutt'ora, capire come effettivamente siano andate le cose, cominciamo dalle informazioni certe: nella notte di Capodanno a Colonia, in Germania, un gruppo di alcune centinaia di giovani ha aggredito diverse decine di donne nei dintorni della piazza del Duomo cittadino. Questo è quanto è certo. Venendo a ciò che è un po' meno sicuro, ma poco ci manca: gli aggressori sarebbero stati circa un migliaio, tutti o quasi di provenienza nordafricana e mediorientale; la maggior parte di essi era ubriaca; le donne aggredite dovrebbero essere state circa una novantina. Ciò detto, proviamo ora ad addentrarci nel ginepraio di notizie e voci che circolano in questi giorni. Le aggressioni sarebbero consistite in violenze sessuali (parrebbe, per il momento, “limitate” a palpeggiamenti e atteggiamenti importunanti, e non a veri e propri stupri eccezion fatta, forse, per due casi) e in tentativi di furti, spesso, sembra, andati a buon fine.
https://youtu.be/46UWJJHuZE4
Provando dunque a ricostruire la scena, si potrebbe fare un riassunto di questo tipo: Capodanno, piazza del Duomo di Colonia, un migliaio di extracomunitari ubriachi importuna e aggredisce tutte le donne a cui capita di passare per la zona. La domanda sorge spontanea: e le forze dell'ordine? Si tratta di uno dei punti più oscuri della vicenda: secondo alcune fonti, agenti della polizia sarebbero stati presenti sul posto, ma non sarebbero stati in grado di arginare la folla di aggressori; secondo altre voci, ci sarebbe stata una chiara mancanza operativa; altri ancora sostengono che è inutile parlarne, perché ancora non si sa nulla. Quel che è certo è che qualcosa non è andato come avrebbe dovuto, e ne è testimonianza palese il fatto che il capo della polizia di Colonia ha deciso di rassegnare le proprie dimissioni. E le testimonianze dirette? Ce ne sono diverse, tutte riportate da donne che sostengono di essere state aggredite: parlano di palpeggiamenti, spesso verso le parti intime, di tentate violenze sessuali, di furti. Sono state prodotte per il momento 121 denunce da cui sono scaturiti 31 arresti: 9 algerini, 8 marocchini, 4 siriani, 5 iraniani, 1 iracheno, un serbo, uno statunitense e due tedeschi. Diciotto di questi sono richiedenti asilo. Occorre sottolineare che nessuno di questi è accusato di violenza sessuale, ma più genericamente di furto.