I consigli degli esperti

Cose da fare prima di dormire se si vuole aver successo nella vita

Cose da fare prima di dormire se si vuole aver successo nella vita
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L’ultima cosa che si fa prima di andare a dormire tende a influenzare il nostro sonno e, di conseguenza, anche il nostro risveglio e il giorno successivo. Avere successo nella vita dipende dalle nostre condizioni psico-fisiche e per questo molti esperti concordano nell’affermare che il successo di una persona inizia e finisce con la loro salute mentale e fisica, la quale dipende in gran parte dall’essere riusciti a riposare bene. Prendetevi del tempo per fare qualcosa che vi faccia stare bene prima di coricarvi, che vi svuoti il cervello dai pensieri e dallo stress accumulato, che vi permetta di affrontare il sonno con la mente più sgombra possibile. Ecco alcuni consigli su come affrontare al meglio gli istanti prima del sonno.

 

Leggete

Era abbastanza prevedibile: leggere un libro prima di coricarsi è un’ottima abitudine di tanti. Michael Kerr, esperto di business e autore del libro You Can't Be Serious! Putting Humor to Work, ha dichiarato che la maggior parte dei manager che conosce si prendono del tempo per leggere prima di dormire. «È un elemento non negoziabile per loro» afferma Kerr «e non leggono per forza documenti di lavoro o scritti di business. Molti credono che aiuti la loro creatività leggere cose diverse: romanzi, articoli, approfondimenti. Leggere è un carburante per la loro creatività». Un sondaggio ha dimostrato che la maggior parte degli uomini in carriera preferisce recuperare il ritardo sulle notizie di giornata, altri ancora sfogliare Twitter e i restanti, invece, dedicarsi a letture più rilassanti.

 

Fate una lista delle cose da fare

Il miglior modo per svuotare la mente prima di andare a dormire è riordinare i pensieri. E quale miglior modo per farlo se non stilando una lista delle cose da fare il giorno successivo, valutando le priorità e gli impegni che, invece, possono attendere? Kerr spiega che questa è una cosa che fanno quasi tutti i businessman e che, in realtà, non serve avere un’agenda strapiena perché diventi un’ottima abitudine per tutti. «È il miglior modo per fare in modo che i pensieri del domani non ti assalgano durante il sonno, non permettendoci di riposare bene» spiega Kerr.

 

Trascorrete del tempo in famiglia

Non c’è modo migliore di staccare la spina dai brutti pensieri della giornata che chiacchierare e passare del tempo con le persone a noi care. Lo conferma anche lo psicologo dell’organizzazione Michael Woodward, autore del saggio The Plan YOU, che sottolinea come anche solo parlare con il nostro partner o giocare un po’ con il cane può essere un modo perfetto per rilassarsi e lasciare da parte tutti i cattivi pensieri. Laura Vanderkam, autrice di What the Most Successful People Do Before Breakfast, spiega che «seppure non tutti abbiano la possibilità e la fortuna di andare a letto insieme al relativo partner, cercare di farlo la maggior parte delle volte è fondamentale. Aiuta a sfogarsi, a rilassarsi e a dormire meglio. È anche un ottimo modo per ritrovare un feeling di coppia magari andato perduto o scoloritosi nel tempo».

 

Riflettete sulla giornata

È quello che molti definiscono un “esame di coscienza”, ma applicato alla giornata appena trascorsa e necessario per mettere ordine alle idee. Michael Kerr spiega che un modo ancora migliore per riflettere sulla giornata è concentrarsi su tre momenti delle 24 ore che stanno per concludersi in cui ci siamo sentiti felici, soddisfatti di noi o riconoscenti per qualcosa: «Molte persone di successo lo fanno – spiega –. Io lo chiamo “il giornale della gratitudine”. Aiuta a ricordare i progressi, anche piccoli e minimi, che sono stati fatti nell’arco della giornata, quelli che ci hanno migliorato l’umore e resi felici. È fondamentale per ritrovare motivazioni e migliorare l’umore prima di coricarsi. Più è difficile il momento che si sta vivendo – aggiunge Kerr –, più questa è un’abitudine utile». Laura Vanderkam, infatti, spiega che riflettere sulle cose positive ci aiuta a migliorare il nostro umore. Andare a dormire con la mente che sorride migliora il sonno e, di conseguenza, anche la nostra giornata successiva.

 

Meditate

Se riflettere su ciò che di positivo avete fatto o vi è accaduto non vi dovesse bastare, sappiate che la meditazione è un’ottima alternativa. Dale Kurow, coach dell’organizzazione di New York, spiega che è pratica comune quella di prendersi qualche minuto per fare yoga o altri tipi di meditazione tra gli alti dirigenti americani. Rilassare corpo e mente infatti aiuta il sonno e caccia via i cattivi pensieri.

 

Rendete il sonno una dolce abitudine

La cosa peggiore, per chi ha molti impegni, è non dormire abbastanza. Svegliarsi già stanchi, infatti, riduce enormemente le prestazioni mentali e lavorative delle prime ore della giornata. E poiché la sveglia mattutina è sempre alla stessa ora, il consiglio è anche di coricarsi sempre alla stessa ora, nei limiti del possibile. Una volta che avete individuato quante ore di sonno vi sono necessarie per rendere al meglio, cercate di prendere l’abitudine di andare a letto ad un orario costante, almeno nella maggior parte dei giorni della settimana. Kerr spiega: «Non devo essere certo io a spiegare quanti problemi può arrecare, sul lungo, dormire poco. Molte tra le persone più impegnate che conosco, quindi, hanno trasformato il sonno in un fondamentale appuntamento della loro giornata: non trascurano il riposo, anzi, lo rendono un elemento imprescindibile. Per i maniaci del lavoro spegnere il computer e andare a dormire può essere una vera e propria sfida, ma sul lungo ne traggono molti benefici». Laura Vanderkam suggerisce addirittura di pensare a una sveglia non solo per la mattina, ma anche per la sera, in grado di avvisarci quando è il momento di andare a letto: «Gli uomini non hanno forze, fisiche e mentali, illimitate. Perché sprecare energie al mattino, nel tentativo di alzarci, quando basterebbe mezz’ora in più di sonno per sentirci meglio?».

 

Disconnettetevi

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Si pensa che le persone più impegnate lavorino fino a tardi. È vero, ma le persone più impegnate e di maggior successo sul posto di lavoro, prima di dormire fanno di tutto tranne che lavorare. Controllare maniacalmente la posta elettronica o voler a tutti costi essere sempre sul pezzo, invece che portare benefici rischia di peggiorare la salute. La cosa migliore da fare, quindi, è disconnettersi. Datevi un certo lasso di tempo tra l’ultimo impegno di lavoro che avete avuto (fosse anche solo leggere una mail) e il momento in cui andate a letto: vi aiuterà a pensare ad altro una volta che avrete la testa sul cuscino e la mattina dopo sarete più pronti a riprendere in mano il vostro pc.

 

Siate ottimisti

Sappiamo bene quanto possa essere difficile pensare con positività alla giornata che sta finendo e a quella che sta per cominciare, soprattutto se si stanno vivendo momenti difficili e nulla è andato per il senso giusto. Nonostante ciò, abbattersi non serve a nulla, men che meno lamentarsi. Guardare con ottimismo la vita, anche nelle difficoltà, aiuta a stare meglio. Woodward afferma che «prendersi del tempo per riflettere sulle note positive della giornata, anche se minime e irrilevanti, è un esercizio fondamentale per migliorarci come persone». Non assillate chi vi circonda con la vostra negatività quindi, ma cercate invece di creare un ambiente positivo, propositivo e allegro. Ne vale la pena.

 

Immaginate i successi del domani

Se state lavorando a un progetto, o state affrontando un momento della vostra vita ricco di cambiamenti, immaginare un esito negativo di questi non aiuta di certo. Fate il contrario invece: provate a pensare a quanto starete meglio quando il vostro lavoro, il vostro impegno sarà ripagato da un successo. Certo, non bisogna illudersi, ma spesso la negatività vola ben oltre la realtà, mentre l’ottimismo si ferma alle porte della probabilità. Ciò significa, come spiega Lynn Taylor, esperta di lavoro e autrice del saggio Tame Your Terrible Office Tyrant: How to Manage Childish Boss Behavior and Thrive in Your Job, che se l’ipotesi decisamente più improbabile è un esito negativo dei nostri progetti, nelle nostre menti sarà sempre e comunque l’esito più probabile. Cambiamo prospettiva. «Non è un esercizio da fare prima di dormire – spiega la Taylor –, ma un modo di pensare che dovrebbe entrare a far parte della nostra quotidianità. C’è chi è più portato all’ottimismo e chi meno, il trucco però è essere realisti e positivi».

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