il processo

Crollo del ponte di Annone: il pm chiede due anni per la funzionaria bergamasca imputata

Il 28 ottobre del 2016 il viadotto crollò sopra la strada statale 36 travolgendo Claudio Bertini, sessantacinquenne di Civate, unica vittima dell’incidente

Crollo del ponte di Annone: il pm chiede due anni per la funzionaria bergamasca imputata
Pubblicato:
Aggiornato:

Due anni di reclusione. È questa la condanna chiesta oggi (lunedì 21 giugno) dal pubblico ministero lecchese Andrea Figoni nei confronti di Silvia Garbelli, 60 anni, funzionaria del settore pianificazione territoriale e grandi infrastrutture della Provincia di Bergamo, a processo per il crollo del ponte di Annone Brianza.

Il crollo del viadotto sulla strada sottostante, la statale 36, risale al 28 ottobre del 2016: quel giorno morì incastrato tra le lamiere della propria Audi Claudio Bertini, sessantacinquenne di Civate, unica vittima dell’incidente.

La funzionaria bergamasca, secondo quanto ricostruito dall’accusa, aveva rilasciato il permesso di transito al tir della ditta Nicoli che viaggiava lungo il viadotto nel momento in cui si è verificato il cedimento.

Le richieste del pubblico ministero

Come riportano i colleghi di PrimaLecco, il pm ha chiesto la condanna di tutti e quattro gli imputati: le richieste più pesanti, quattro anni di reclusione, sono state avanzate nei confronti dell’ingegner Giovanni Salvatore, 60 anni, capo del centro manutenzioni dell’Anas per la Lombardia, e dell’ingegner Andrea Sesana, 39 anni di Oggiono, responsabile del servizio concessioni e reti stradali di villa Locatelli.

Tre anni e sei mesi sono stati chiesti invece Angelo Valsecchi, ingegnere di 54 anni di Lecco, dirigente del settore Viabilità e infrastrutture della Provincia lecchese.

Ha scelto il patteggiamento a un anno e due mesi, con la sospensione della pena, Roberto Torresan, ingegnere di 56 anni di Busto Arsizio che quattro anni prima del crollo elaborò un progetto per la manutenzione della infrastruttura segnalando però soltanto il degrado del ponte e non i problemi statici.

Il crollo del ponte

Il cedimento del viadotto coinvolse altre sei persone. L’autista del mezzo pesante in transito sul ponte riportò un trauma toracico e svariate lesioni e fu ricoverato in ospedale a Lecco. Rimasero feriti anche tre bambini a bordo di un’altra automobile, mentre il guidatore di una Volkswagen Golf che si trovava sul cavalcavia al momento del crollo ne uscì miracolosamente illeso

Vivo per miracolo anche un motociclista che stava guidando sulla strada statale 36 al momento della tragedia, mentre sotto choc rimase il guidatore di una Toyota Auris rimasta in bilico nel punto in cui si spezzò il ponte.

Seguici sui nostri canali