Crollo della stella cometa all’Arena di Verona, indagata ditta di Costa Volpino
Nella fase di smontaggio, il basamento aveva ceduto rovinando i gradoni dell’anfiteatro
Nell’inchiesta per il crollo della stella cometa all’Arena di Verona (un’usanza riproposta da 38 anni ogni Natale), avvenuto il 23 gennaio scorso, risulta indagato anche S. Y., titolare di una ditta di Costa Volpino, insieme ai suoi cinque operai. Quel giorno, il basamento dell’oggetto aveva ceduto, causando danni forse irreparabili ai gradoni dell’anfiteatro.
L’accusa, come riportato oggi (giovedì 6 aprile) dal Corriere Bergamo, è quella di danneggiamento al patrimonio archeologico, storico e artistico nazionale. Il gip Maria Cecilia Vitolla ha affidato l’incarico per la maxi-perizia, di cui si occuperà l’ingegnere Alessandro Grazzini di Torino. Entro novanta giorni dovrà fare chiarezza sulle cause dell’incidente, per poi dare il via libera al dissequestro.
Un’operazione che gli organizzatori degli eventi sperano sia il più rapida possibile, dato che già il 25 aprile ed il 27 e 28 aprile si dovrebbero esibire rispettivamente Lazza e Sfera Ebbasta. Il perito dovrà accertare le dinamiche dell’accaduto, verificare eventuali anomalie rispetto alla manutenzione della stella, così come omissioni nella selezione delle imprese, nella preparazione dei dipendenti e nel lavoro di smontaggio. Oltre a questo, dovrà appurare se ci siano state cautele adeguate a tutelare l’anfiteatro.