Da lunedì 26 aprile si riapre: i vaccini corrono, ma il calo dei casi rallenta. Serve attenzione
L'Ats di Bergamo: «La velocità di discesa della curva epidemiologica mostra un rallentamento»
Indice Rt a 0.90 (quindi sotto le soglie d’allarme), percentuale di positivi al Covid su tamponi diagnostici pari al 4,5%, incidenza settimanale di contagi pari a 92 casi ogni centomila abitanti e, non da ultimo, una media di 159 positivi al giorno.
A meno di 48 ore dell’ingresso della Lombardia in zona gialla, la provincia di Bergamo mostra un quadro epidemiologico grazie al quale i bergamaschi potranno tornare a godere di quel pizzico di libertà in più guardando al futuro con maggiore ottimismo. Il messaggio che arriva dalle autorità sanitarie è però altrettanto chiaro: non deve essere un liberi tutti e i comportamenti devono essere scrupolosi, altrimenti il rischio di nuove chiusure potrebbe essere dietro l’angolo.
«La velocità di discesa della curva epidemiologica – ammoniscono - mostra un rallentamento». E infatti oggi, sabato 24 aprile, a Bergamo si contano 202 contagi, per il terzo giorno consecutivo oltre la soglia dei 200 positivi. In Lombardia i positivi odierni sono nel complesso 2.313.
La campagna vaccinale accelera
Archiviate le problematiche e i disagi legati alla passata gestione delle prenotazioni da parte di Aria spa, ora la campagna vaccinale pare aver imboccato il binario giusto. Obiettivo dichiarato dell’Ats di Bergamo è di sfondare la soglia delle 12 mila vaccinazioni quotidiane a partire dalla prossima settimana.
«Oggi lavoriamo al 50 per cento delle nostre potenzialità massime, sia in termini di sedi sia di personale», ha sottolineato il direttore generale dell’Ats Massimo Giupponi. Ciononostante, in provincia si viaggia a una media di 9.200 vaccinazioni al giorno, ben oltre la quota di 8.500 somministrazioni quotidiane fissate per raggiungere la soglia obiettivo del Governo delle 500 mila vaccinazioni al giorno su scala nazionale.
Il punto sull’epidemia
A fronte di un quadro relativo ai contagi in linea con l’andamento emerso nelle ultime settimane, pur con una decrescita che sta rallentando, gli ultimi sette giorni hanno confermato il calo delle ospedalizzazioni.
Su scala regionale, venerdì 16 aprile i pazienti in terapia intensiva erano 728 e quelli ricoverati nei reparti ordinari 5.131. In una settimana, i malati Covid nei reparti di area critica sono scesi a 611, quindi 117 in meno, mentre quelli ricoverati nei reparti ordinari nel complesso sono 4.050, pari a un calo di 1.081 pazienti.