gli effetti economici del Covid

Da marzo ad agosto 6mila accessi ai servizi sociali. Gori: «Il 65% per la prima volta»

Si tratta di 1.600 nuclei familiari sconosciuti ai servizi sociali. Per il 46 per cento di stratta di italiani

Da marzo ad agosto 6mila accessi ai servizi sociali. Gori: «Il 65% per la prima volta»
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«Tra marzo e agosto gli accessi all’unità di crisi dei Servizi sociali del Comune di Bergamo sono stati 6 mila. Il 65 per cento è costituito da persone che per la prima volta vi si rivolgevano». A presentare questi dati è stato il sindaco Giorgio Gori attraverso il profilo Twitter, evidenziando ancora una volta l’impatto che l’epidemia da Coronavirus ha avuto sulle famiglie bergamasche le quali, nei mesi del lockdown, hanno avuto riduzioni considerevoli del proprio reddito.

Nello specifico, come si tratta di 1.600 nuclei familiari sconosciute ai servizi sociali. Per il 46 per cento di stratta di italiani, ma la restante parte del campione è costituito da cittadini stranieri di cui il 10,5 per cento marocchini, l’8,5 per cento boliviani e il 5,5 per cento bengalesi. Andando a scorrere i dati relativi alle fasce d’età, riassunti in un grafico allegato al tweet, il 7 per cento ha un’età compresa tra i 18 e i 30 anni, il 26 per cento tra i 30 e i 40 anni, il 55 per cento tra i 40 e i 64 anni e, infine, per il 12 per cento si tratta di persone con più di 64 anni. «Le abbiamo aiutate con le risorse del Fondo di Mutuo soccorso - aggiunge Gori -. Ma ora servono politiche attive del lavoro».

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