Da Roma clamoroso dietrofront Ma la Curva tacerà per un tempo
Clamoroso, quanto atteso e sacrosanto, il dietrofront delle istituzioni sul divieto d’ingresso ai non possessori di Dea Card in Curva Pisani per la partita Atalanta-Chievo. Dopo l’incredibile decisione comunicata nella serata di venerdì 22 aprile di bloccare l’accesso allo stadio ai possessori di biglietti e voucher (quindi gli ultras della Dea), l’Atalanta e alcuni parlamentari bergamaschi si sono mossi con i vertici delle istituzioni a Roma e la situazione è stata sistemata. Circa 24 ore di autentica follia: prima la decisione inspiegabile e poi l’annullamento, con il comunicato del sindaco Gori e la risposta definitiva del Prefetto Ferrandino data dalla società nerazzurra attraverso il proprio sito ufficiale. La bellissima festa per Yara che era stata programmata è stata comunque annullata, come comunicato dall’associazione “La Passione di Yara”. Probabilmente tutto verrà rimandato ala prossima stagione. L’unico aspetto positivo di questa grottesca vicenda è che tutti i tifosi dell’Atalanta potranno entrare allo stadio con biglietti, abbonamenti e voucher regolarmente acquistati. Ma la figuraccia di Casms e Osservatorio rimane veramente incredibile.
[Il ministro Maurizio Martina]
Il lavoro diplomatico dall’Italia al Giappone. Fin dalle prime ore del mattino di sabato, la macchina diplomatica si è mossa a più livelli. Il presidente del Coni Malagò ha portato avanti le argomentazioni dell’Atalanta in quanto rappresentante delle istituzioni sportive, parallelamente il senatore Giacomo Stucchi (Lega Nord), il deputato Antonio Misiani (Partito Democratico) e il ministro delle Politiche Agricole e Alimentari Maurizio Martina (Partito Democratico) hanno fatto pressioni a livello politico e la soluzione è stata trovata. Si vocifera che la richiesta di dietrofront sia arrivata direttamente sul tavolo del ministro dell’Interno Angelino Alfano e del capo della Polizia Alessandro Pansa, i quali hanno deciso di invertire la rotta dopo aver valutato che non c’è nessun tipo di rischio per l’ordine pubblico. Il ministro Martina si trova attualmente in Giappone, ma nonostante la distanza e il fuso orario ha voluto dare il suo contributo per risolvere la questione. La decisione finale è stata ratificata dal Prefetto di Bergamo Francesca Ferrandino.
[Il sindaco Giorgio Gori]
Le parole di Gori. Nel pomeriggio, intorno alle 16, il sindaco Giorgio Gori ha emesso un comunicato abbastanza esplicito, che parla di patto di fiducia con la tifoseria atalantina.
«Desidero, nella mia veste istituzionale, rivolgere un doppio appello. Il primo è ai tifosi dell'Atalanta, agli ultrà in particolare. Bergamo vi chiede una prova di maturità. In passato, per responsabilità di una minoranza, si sono verificati episodi che hanno gravemente turbato l'ordine pubblico, mortificato lo spirito sportivo, danneggiato l'immagine della squadra e della città, sollecitando provvedimenti di cui molti tifosi incolpevoli hanno fatto le spese. Tutto ciò dev'essere definitivamente alle nostre spalle. Mai più il tifo atalantino dovrà essere associato all'idea di violenza. Questa prova di affidabilità e di maturità deve iniziare da oggi, dall'incontro col Chievo, e non conoscere in futuro passi indietro. Il mio secondo appello è rivolto al Prefetto, Francesca Ferrandino. A lei chiedo di dare fiducia ai tifosi nerazzurri, a tutti loro. So bene che le misure restrittive decise in occasione della partita col Chievo derivano da precise indicazioni giunte da Roma, dagli organismi competenti. Tuttavia è mia convinzione che vadano riviste, proprio alla luce di un nuovo patto di fiducia con la tifoseria dell'Atalanta. In tal senso pertanto, rispettosamente, mi rivolgo al Prefetto perché si adoperi affinché le decisioni assunte siano riconsiderate e sia consentito a tutti l'accesso alla Curva Nord dello stadio».
[Il prefetto di Bergamo Francesca Ferrandino]
La decisione del prefetto. Di fatto il sindaco Gori ha deciso di esporsi in prima persona, facendo da garante per i tifosi davanti alle autorità. L'ultima e fondamentale mossa è poi spettata al Prefetto Ferrandino, ed è stata comunicata poco prima delle 18.30 attraverso il comunicato stampa pubblicato dall'Atalanta sul proprio sito:
«La Società comunica che su disposizione della Prefettura di Bergamo tutte le restrizioni e le limitazioni d'accesso per il settore denominato Curva Nord (Curva Pisani) in occasione della partita Atalanta-ChievoVerona sono state TOTALMENTE REVOCATE. Domani, domenica 24 aprile, potranno quindi accedere nel settore Curva Nord (Curva Pisani) TUTTI i possessori di un valido titolo d'accesso: VOUCHER 19/18 gare 2015-2016, abbonamenti 2015-2016 caricati su DEA CARD, tutti i titoli cartacei regolarmente emessi (e ovviamente non ancora annullati). Dalle 18 di oggi, sabato 23 aprile, sarà possibile acquistare i titoli d'accesso anche per il settore Curva Nord (Curva Pisani) con la tariffa "Operazione Last Second: sosteniAmolA!" ad € 1.
Atalanta al lavoro, missione compiuta. Nonostante qualche critica piovuta sui social network, la società nerazzurra è stata protagonista nelle concitate ore che hanno preceduto il ribaltone. A Zingonia, fin dai minuti successivi al primo comunicato della Prefettura, i dirigenti si sono mossi a più livelli per trovare una soluzione e il grande merito del direttore generale Marino, della proprietà e di tutti gli altri membri della dirigenza è stato quello di continuare a tessere la tela della diplomazia senza mai perdere la bussola. Mentre in tanti volevano un comunicato di rottura a totale difesa degli appassionati ingiustamente bloccati fuori dai cancelli, l’Atalanta ha provato tutte le strade percorribili per risolvere il problema e dopo aver risposto alla decisione con l’iniziativa “Last Second”, ha visto andare a buon fine il tentativo di recuperare una situazione molto ingarbugliata con lo stadio riaperto a tutti.
La posizione della Curva. Nella ridda di voci che si sono susseguite durante la giornata, la posizione degli ultras non è praticamente mai cambiata. Dagli ambienti del tifo organizzato filtra comunque tanta rabbia, il polverone che si è alzato ha di fatto cancellato la bella festa per Yara che era l’evento centrale della domenica di Atalanta-Chievo e adesso che la Curva è stata riaperta a tutti, la delusione per l’accanimento che ancora una volta si è palesato non accenna comunque a scemare. Secondo le prime informazioni, la frangia più calda della tifoseria atalantina alla fine sarà allo stadio, ma per un tempo non tiferà, mostrando così il proprio malcontento per come è stata trattata dalle istituzioni romane in queste 24 ore di follia. La sensazione è che sia successo qualcosa di tanto antipatico quanto spiacevole ed evitabile.