il lutto

Dagli Arpioni alle Brigate Nero Azzurre: addio a Felice Ferri, «omone buono» morto per il Covid

Tanti i messaggi di cordoglio per la scomparsa dell'uomo, morto a Terni all'età di 58 anni, anche da parte di altre tifoserie

Dagli Arpioni alle Brigate Nero Azzurre: addio a Felice Ferri, «omone buono» morto per il Covid
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«Addio, omone con gli occhi tristi e la battuta tagliente, mancherai. Algo se muore en el alma, cuando un amigo se va». È parte del messaggio con cui il Maite ha voluto salutare dal proprio profilo Facebook Felice Ferri, 58 anni, morto il 18 dicembre scorso a causa del Covid dopo essere stato ricoverato all’ospedale di Terni.

Felice, fratello di Stefano “Kino” Ferri, cuoco e gestore dell’osteria “La pecora nera” che aveva avviato a San Gemini, era uno dei più appassionati tifosi dell’Atalanta, tanto da essere tra i fondatori delle Brigate Nerazzurre nel 1976. «Con gli occhi lucidi lo vogliamo ricordare a farci le salsicce al vino, ad accoglierci alla “La pecora nera” a San Gemini – continua il messaggio pubblicato sui social dal Maite -, a raccontare aneddoti sulle sue "mani da sberle", sullo stadio e la sua Curva Nord Bergamo, sulla vita che tanto da e troppo toglie». Felice in passato era stato anche tour manager della band degli Arpioni.

Come raccontato dal fratello Kino al Corriere Bergamo, la passione di Felice per la Dea era rimasta immutata negli anni. Addirittura sono arrivati messaggi di cordoglio da un gran numero di tifoserie, che lo hanno ricordato come un uomo protettivo, generoso e disponibile. Per permettere agli amici di porgerli un ultimo saluto era stata allestita una camera ardente al Redona Stadium, in via Goisis; i funerali sono stati celebrati sia nella chiesa del quartiere, sia nel paese di San Gemini.

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