Le richieste

Dallo Stato altri tre miliardi per i Comuni. È già qualcosa, ma ne servirebbero almeno 5

L'Anci accoglie positivamente lo sforzo economico elargito dal Governo, ma sottolinea come stia venendo meno il 53 per cento delle entrate tributarie e il 22 per cento di entrate tariffarie

Dallo Stato altri tre miliardi per i Comuni. È già qualcosa, ma ne servirebbero almeno 5
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Le risorse dei Comuni stanno dimineundo drasticamente e c’è bisogno di ossigeno, tanto ossigeno per le casse. Occorre far fronte a una serie di emergenze impreviste che si assommano alle minori entrate dovute la lockdown. Da più parti si alzano voci che richiedono dallo Stato un intervento più deciso ed efficace. Non ultimi i sindaci di Palazzago e di Sesto San Giovanni. Ma qualcosa si sta muovendo. A conclusione del vertice tra il Presidente di Anci Antonio Decaro con il Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, e il presidente dell'Unione province d'Italia, Michele de Pascale, il Governo si è impegnato ad assegnare tre miliardi di euro ai Comuni.

Mauro Guerra

Per Mauro Guerra, Presidente di Anci Lombardia: «Si tratta di una buona notizia e di un impegno importante del Governo, ma sarà necessario uno sforzo ulteriore. Perché, come ha osservato il Presidente Decaro che ringrazio per il lavoro straordinario che sta svolgendo, queste risorse rischiano di essere insufficienti rispetto al calo delle entrate dei Comuni, stimato in circa 5 miliardi di euro. Per questo è bene che funzioni il tavolo di monitoraggio sul calo delle entrate comunali. Sarà ora importante definire i criteri, le modalità e le priorità con cui saranno ripartite queste risorse tra i Comuni. Positiva è stata intanto la ripartizione del fondo di 70 milioni di euro destinato alle sanificazioni e dei 10 milioni di euro destinati alla copertura del lavoro straordinario svolto dalla polizia locale in questi mesi, distribuiti secondo criteri che hanno tenuto conto anche delle diverse condizioni di gravità dell’emergenza sanitaria dei Comuni».

«Le preoccupazioni dei Sindaci sono forti poiché le entrate dei Comuni stanno diminuendo drasticamente, anche in considerazione del lockdown, basti pensare che in marzo si è riscontrato un calo del 53 per cento delle entrate tributarie e un calo del 22 per cento per le entrate tariffarie. Senza tali risorse - ha concluso Guerra - sarà complesso garantire la tenuta dei servizi pubblici locali, in un momento in cui aumenta la domanda di accompagnamento e assistenza da parte dei cittadini e delle imprese».

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