la denuncia della Lega

Degrado alla Malpensata, botta e riposta tra la Lega e Palazzo Frizzoni

I consiglieri del Carroccio: «Pattugliamenti più frequenti». Il vicesindaco Sergio Gandi: «Consci delle criticità, ma è uno dei quartieri più controllati della città»

Degrado alla Malpensata, botta e riposta tra la Lega e Palazzo Frizzoni
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Degrado, assembramenti, presenza di spacciatori nel parco della Malpensata: la Lega torna all’attacco. Dopo il bilancio delle ore di controllo del quartiere da parte delle forze di Polizia, illustrato ieri (martedì 21 luglio) dal vicesindaco Sergio Gandi, il gruppo consiliare del Carroccio chiede nuovamente un pattugliamento costantemente e più frequente della zona.

La ragione della sollecitazione è scritta in un’interrogazione presentata dai consiglieri Stefano Rovetta, Filippo Bianchi, Alberto Ribolla e Luisa Pecce. Sabato 25 aprile un consigliere leghista sarebbe stato oggetto di lancio di sassi e vittima sacrificale di un gruppo di extracomunitari lungo via Zanica, in prossimità del marciapiedi che costeggia il parco Ermanno Olmi «reo di aver chiesto gentilmente semplici informazioni del motivo per il quale stessero stazionando in gruppo e senza alcun presidio sanitario obbligatorio».

«Il Comune ha recentemente asserito che la zona è una delle più sorvegliate di Bergamo, anche se ciò non significa che non presenti criticità – evidenzia la Lega -. Chiediamo quindi all’Amministrazione perché, pur essendo conscia delle criticità e della presenza di assembramenti quotidiani di extracomunitari (vietati dai Dpcm in vigore), non intervenga con la forza di Polizia locale per pattugliare più volte il quartiere, fermando le persone riunite in gruppo, identificandole e comminando loro sanzioni in caso di violazioni delle norme. Chiediamo anche il motivo per il quale l’Amministrazione non abbia ancora invitato gli enti e le strutture che ospitano tali individui a organizzare meglio le uscite non necessarie».

«Sono personalmente dispiaciuto da quanto occorso al consigliere di minoranza il 25 aprile scorso – sottolinea il vicesindaco e assessore alla sicurezza Sergio Gandi -. Sono fatti assolutamente inaccettabili che, oltre ad avere costituito un serio rischio per l’interessato, recano un grave danno all’immagine del quartiere della Malpensata e dell’intera città. Per il futuro invito alla massima prudenza, scegliendo piuttosto che l’intervento diretto la richiesta di intervento delle forze dell’ordine, spesso presenti in zona».

Venendo ai dati relativi all’attività di controllo del rispetto delle norme anti-Covid, tra il 26 febbraio ed il 30 giugno la Polizia locale ha eseguito 209 interventi (di cui 109 inerenti alla sicurezza urbana) nel piazzale della Malpensata e nelle vie Mozart, Leoncavallo, Zanica, Furietti, San Giovanni Bosco e Ozanam, mentre tre sono stati effettuati dalla Questura. «Gli interventi sono stati eseguiti o su iniziativa autonoma, o su richiesta dei residenti quasi sempre per prevenire eventuali assembramenti o fenomeni di spaccio – aggiunge Gandi -. Spesso, le persone oggetto della verifica hanno dato luogo a un “fuggi fuggi” generale. Durante i servizi coordinati con la Questura di Bergamo, coadiuvata dai reparti operativi di Milano, sono stati fermati alcuni soggetti extracomunitari e accompagnati al gabinetto scientifico per le foto di segnalamento. Cinque di loro, inoltre, sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per motivi legati al soggiorno sul territorio nazionale».

Complessivamente sono state 10 le sanzioni amministrative elevate (il dato è riferito al 30 giugno), tutte per violazione delle norme anti-Covid gli agenti di Polizia locale sono intervenuti nel quartiere anche per prevenire fenomeni legati allo spaccio. Le denunce penali, invece, sono state 2 (si cui una per attestazione di false generalità). «In aggiunta a questi servizi sono stati eseguiti dalla Polizia commerciale 8 controlli a tappeto nelle attività commerciali presenti nel quartiere – conclude il vicesindaco -. Durante queste verifiche sono stati sanzionati 2 negozi di alimentari».

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