Diario di un tifoso da Rovetta #3 Quattro parole con l'amico di Toloi

Dopo l’ubriacatura di felicità vissuta mercoledì (rinnovo del Papu e arrivo di Orsolini) e in attesa dello sbarco in Alta Valle Seriana previsto per oggi pomeriggio di ben quattro titolari dell’anno scorso (lo stesso Papu, oltre a Kurtic, Spinazzola e Freuler), ieri si è vissuta una giornata piuttosto interlocutoria. I tifosi hanno potuto osservare l’Atalanta al lavoro solo per un’oretta nel pomeriggio: al mattino la seduta, di sola tattica, si è svolta a porte chiuse, mentre a metà allenamento pomeridiano i giocatori sono saliti sui pulmini diretti nuovamente verso i boschi di Lantana. Intanto si è già aggregato Orsolini, nel pomeriggio a lavoro in palestra in attesa del nulla osta per cominciare a calcare il campo. Il programma del weekend prevede sabato una doppia seduta, mentre domenica la sgambata delle 9.30 sarà solo l’antipasto della festa allo stadio: alle 16 presentazione ufficiale della squadra e verso le 17 prima amichevole stagionale contro la Rappresentativa.




Un'ora di campo. Allenamento differenziato per Cornelius: il centravanti danese non ha nessun acciacco, ma i preparatori atletici, monitorati i suoi dati fisici, hanno ritenuto saggio concedergli mezza giornata di quasi riposo. Cabezas invece è stato impegnato solo in giri intorno al campo: la sua cessione al Panathinaikos è sempre più imminente. Dopo un breve riscaldamento, Gasp & Co. hanno continuato ad insistere su possessi palla ad altissimo ritmo, vero e proprio leitmotiv di questi primi giorni di fatica. Prima divisi in tre gruppi da sette, poi tutti insieme in un otto contro otto con due jolly a creare la doppia superiorità numerica per la squadra in possesso di palla. Prima del trasferimento nei boschi, spazio anche per una partitella. Le squadre, prima di alcuni spostamenti per provare più soluzioni possibili, hanno cominciato così: Berisha, Mancini, Masiello, Palomino; Castagne, Cristante, Schmidt, Eguelfi; Ilicic, Melegoni da una parte; Gollini; Hateboer, Toloi, Bastoni, Gosens; Emmanuello, Haas, Pessina; Vido, D’Alessandro dall’altra. 3-4-2 contro 4-3-2, una scelta dettata probabilmente solo dalle contingenze: vedremo nei prossimi giorni se verrà riproposta. Sfida non certo ricca di gol, ma che ha regalato due giocate deliziose molto apprezzate dal pubblico: D’Alessandro, fisicamente già pimpante, ha trovato un tunnel di pregevolissima fattura, mentre Ilicic ha rubato la scena con un tocco “alla Bergkamp” per evitare un avversario che lo pressava alle spalle.
Il tifoso del giorno. Oggi abbiamo incontrato un atalantino d’oltre oceano: Felipe, arrivato a Begamo dieci anni anni fa per raggiungere la madre. Per lui da subito nessun dubbio: Atalanta. Trova infatti troppo comodo e privo di vere soddisfazioni tifare una squadra come Milan, Inter o Juve perché è più facile che vinca. Abita ancora a Bergamo e va a vedere la stragrande maggioranza delle partite, cambiando settore di giornata in giornata. Si è detto molto contento del mercato, anche se per le sue ambizioni vorrebbe vedere ancora un paio di acquisti per ritoccare definitivamente la rosa. In particolare sarebbe molto contento dell’arrivo di Roger Guedes, che segue tantissimo nel campionato brasiliano e riterrebbe il nostro migliore innesto di quest’anno. Come dicevamo, sogna in grande: secondo lui bisogna provare a raggiungere i quarti di finale di Europa League cercando anche di ripetersi in campionato, del resto «l’anno prossimo arrivando quarti si va in Champions». La curiosità è che ha conosciuto Toloi ed è anche diventato un suo amico: le sue parole sul connazionale confermano che quello che è chiamato a diventare uno dei leader carismatici del nostro spogliatoio è una persona che ha tutte le carte in regola per assolvere questo compito importantissimo.