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Diario di un tifoso da Rovetta #8 Valanga di gol per un mare di tifosi

Diario di un tifoso da Rovetta #8 Valanga di gol per un mare di tifosi
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[Foto in apertura Atalanta.it]

 

Dopo gli 8 gol della festa di domenica scorsa, l’Atalanta ieri ha letteralmente esagerato sommergendo di reti il malcapitato Brusaporto. Sono state ben 15 le marcature dei nerazzurri, che hanno soddisfatto oltremodo i tantissimi tifosi giunti al Marinoni di Rovetta. A mezz’ora dal fischio d’inizio, la tribuna era già colma in ogni ordine di posto e gli organizzatori hanno avuto il loro bel da fare per convincere chi voleva entrare a ripiegare sugli altri lati del campo. Questa mattina, allenamento a porte chiuse per i ragazzi di mister Gasperini, che torneranno davanti al pubblico nella consueta seduta pomeridiana delle 17. Domani, riposo al mattino e allenamento il pomeriggio. Salvo cambi di programma dell’ultimo minuto, invece, sabato sarà prevista l’unica doppia seduta a porte aperte di questa settimana, mentre domenica all’allenamento delle 9.30 farà seguito la prima sfida a una compagine professionista. Per il terzo anno consecutivo sarà ospite a Clusone la Giana Erminio di Gorgonzola, allenata da un vero e proprio emule di Sir Alex Ferguson: Cesare Albè siede sulla panchina biancazzurra dal lontano 1993 e non ha minimamente patito il salto nei professionisti, portando i suoi ragazzi fino ai playoff nella passata stagione.

 

 

Temi tattici. Più che delle numerose marcature, è interessante parlare dei primi meccanismi tattici che sembrano riaffiorare molto simili a quelli dell’anno passato. Anche ieri Gasperini non si è discostato dal suo collaudatissimo 3-4-3: le sovrapposizioni sulle fasce continuano ad essere il nostro punto di forza e non è certo un caso se la maggior parte delle azioni da gol si siano sviluppate sulle corsie esterne. Nel primo tempo, il tridente offensivo era formato da Kurtic, Cornelius e Orsolini, con i nuovi esterni Castagne e Gosens a cercare ripetutamente inserimenti da lontano. Grazie anche alla sua propensione al gioco di squadra, le trame si sono sviluppate in modo più fluido sul lato in cui ha giocato Kurtic (a sinistra la prima mezz’ora, a destra nel quarto d’ora finale). In particolare lo sloveno e Gosens sembrano avere già sviluppato un’ottima intesa: i due si sono incrociati efficacemente in entrambe le direzioni, sia con Kurtic a venire incontro verso il centro lasciando spazio per la sovrapposizione, sia con un movimento ad allargarsi per favorire il taglio verso l’area di Gosens.

 

 

Anche il centravanti Cornelius, tripletta a parte, è già al centro degli schemi: i compagni l’hanno cercato a ripetizione quando era spalle alla porta al limite dell’area e lui li ha ripagati con preziose sponde e bellissimi assist, spesso dopo aver difeso palla anche da più di un avversario. A ben figurare è stato anche il giovane Matteo Pessina, il cui nome comincia ad essere molto chiacchierato in area stampa. La sua regia lucida, la sua capacità di calcio e la sua propensione all’inserimento per vie centrali potrebbero trasformarlo agli occhi dei tifosi da semisconosciuto usato come contentino dal Milan nell’affare Conti a ulteriore motivo per pensare di aver fatto un ottimo affare cedendo l’esterno di Lecco ai rossoneri. Nel secondo tempo non c’è davvero stata partita e in questo senso il parziale di 10-0 la dice lunga. Oltre alle solite giocate del Papu, autore di una doppietta a stretto giro di posta (compreso un gioiello in “rabona”), risulta evidente il progressivo ambientamento di Josip Ilicic, autore di una doppietta e di diversi assist. A beneficare delle giocate dello sloveno è stato anche Andrea Petagna, messo in campo per i dieci minuti finali nel suo primo giorno di ritiro e sembrato subito determinato a difendere la propria titolarità con due gol in rapida successione. Anche Hateboer ha impressionato con tantissime cavalcate sulla destra: l’olandese ha realizzato un gol di testa su bel cross di Spinazzola e ha propiziato un’autorete con un cross diretto verso Petagna.

 

[Foto Atalanta.it]

 

I nuovi visti dai tifosi. Le considerazioni scambiate con alcuni tifosi nel dopopartita dimostrano ulteriormente come il gruppo sembri essere piuttosto equilibrato: abbiamo parlato con quattro appassionati chiedendo chi dei nuovi acquisti li avesse maggiormente impressionati e sono arrivati quattro nomi diversi. Geo, storico capo dei Commandos, ha già cominciato a sognare grazie al “vichingo” Cornelius: «Il danese si è mosso benissimo e si dà molto da fare, come del resto tutti gli altri. Nonostante sia solo l’inizio mi sembra che l’intesa sia già buona, sia fra i vari reparti che tra volti vecchi e nuovi. Mi sembra solo che finiscano troppo spesso in fuorigioco, ma sistemeranno anche quello». Stefano di Alzano, invece, si è innamorato di Gosens: «Mi ha impressionato molto perché è veloce nel palleggio e molto intelligente. Tiene poco la palla e cerca spesso le triangolazioni». Nel secondo tempo le indicazioni migliori, secondo il giovane Francesco di Lovere, sono arrivate dalla Svizzera: «Haas mi ha davvero impressionato, ha giocato molto bene anche se deve confermarsi contro avversari più quotati». Giuseppe di Gorle invece stravede già per Ilicic: «Mi sembra si muova molto bene e tecnicamente è indiscutibile. Anche Gosens nel primo tempo mi è sembrato molto solido, mentre fra i giovani secondo me Bastoni ha un futuro luminoso».

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