le perplessità

Dieci milioni di lombardi vaccinati entro giugno? I pensionati: «Speriamo Bertolaso ci azzecchi»

Esclusi operatori sanitari, ultraottantenni, pazienti cronici e under 17 (per questi non c'è ancora un vaccino), tra aprile e giugno dovrebbero essere vaccinate 6,5 milioni di persone: significa 542 mila lombardi a settimana, 77.428 al giorno, 3.226 all’ora.

Dieci milioni di lombardi vaccinati entro giugno? I pensionati: «Speriamo Bertolaso ci azzecchi»
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Il numero delle vittime ha superato la soglia delle 27 mila persone, i reparti e le terapie intensive degli ospedali lombardi sono ancora sotto pressione, ma soprattutto la campagna vaccinale di massa anti-Covid è tutta da programmare e impostare. Una situazione non facile quella della Lombardia, aggravata dagli imbarazzi legati anche al flop della campagna vaccinale antinfluenzale e degli errori nella trasmissione dei dati epidemiologici all’Istituto superiore di sanità.

In questo quadro Guido Bertolaso, neo consulente del Pirellone, ha promesso che entro la fine di giugno, 10 milioni di lombardi saranno vaccinati contro il Covid. Si lavorerà 24 ore al giorno, tutti i giorni della settimana. «Auspichiamo sinceramente che il piano vaccinale questa volta centri l'obiettivo sperato», commenta Emilio Didonè, segretario generale dei pensionati Cisl della Lombardia.

Nei 10 milioni di cittadini sono compresi anche 1,5 milioni di under 17 per i quali, almeno per il momento, ancora non è disponibile un vaccino. La platea di beneficiari scende quindi a 8,5 milioni di persone. Quindi, siccome i vaccini necessitano di due somministrazioni, per completare il piano serviranno circa 17 milioni di dosi. Queste però, specifica Didonè, sono «la metà delle scorte denunciate da Arcuri per l’intero Paese. E le altre regioni stanno ferme a guardare? Considerato che al momento non si hanno certezze di regali da parte di Unione europea, russi, cinesi, americani o italiani, siamo di fronte alla moltiplicazione delle dosi di vaccino, sperando che Bertolaso abbia qualche notizia in più rispetto a noi poveri mortali».

Al 31 gennaio, in Lombardia, erano state somministrate 305.814 dosi. La fase 1 della campagna dovrebbe concludersi entro il 24 febbraio, quando inizierà la fase 2 che coinvolgerà da subito 700 mila lombardi ultraottantenni.

«Ma com’è possibile che a marzo si riescano a vaccinare? – si domanda il segretario generale – Anche trovando medici e infermieri che operano in continuazione significa vaccinare 175 mila over80 alla settimana, 25 mila giorno, 1.041 ogni ora. E come è possibile che tra aprile e giugno si vaccinino gli altri 6,5 milioni di persone? Significa vaccinare 542 mila lombardi a settimana, 77.428 al giorno, 3.226 all’ora».

«Ci auguriamo di cuore – conclude Emilio Didonè - che questa volta Bertolaso la azzecchi. Ha garantito vaccini per tutti i lombardi entro giugno, e questo è interesse di tutti anche dei sindacati pensionati. Su una cosa Bertolaso ha sicuramente ragione: dal punto organizzativo siamo di fronte alla più grande operazione di protezione civile nel Paese. Pertanto, è un interesse collettivo che ci deve vedere tutti dalla stessa parte. I sindacati dei pensionati, che sono organizzazioni radicate nel territorio con migliaia di volontari e proprie sedi in quasi tutti i 1.506 comuni della Lombardia, sono pronti a fare la loro parte».

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