Spaccio e violenza

Dintorni della stazione di Bergamo: Bonomelli, Paglia e Novelli, le tre vie della paura

Alcuni residenti di queste strade hanno fondato un comitato per fare sentire la propria voce a Comune e forze dell’ordine

Dintorni della stazione di Bergamo: Bonomelli, Paglia e Novelli, le tre vie della paura
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di Marta Belotti

Vetri rotti e accatastati, urla in piena notte e risse a qualunque ora sono stati la “summer hit” dell’estate 2024 tra via Bonomelli, via Paglia e via Novelli a Bergamo, a breve distanza dalla stazione.

La zona è ormai da tempo conosciuta per non essere tra le più raccomandabili, ma la situazione pare essere peggiorata, addirittura degenerata negli ultimi mesi. Anche i cittadini che da più tempo vivono in queste vie sottolineano infatti di non aver mai assistito a tanta violenza e di non aver mai avuto così tanta paura quanta in questi ultimi. Perché di vera e propria paura per sé e per le proprie famiglie si tratta.

Un nuovo comitato

Alcuni residenti hanno così deciso di dare vita un nuovo comitato con l’intenzione di farsi portavoce dei timori di tutti. L’idea è quella di istituire un canale diretto e ufficiale di confronto con l’Amministrazione e con le forze dell’ordine per riuscire quantomeno a contenere i disagi e far rientrare le situazioni più allarmanti.

La nascita di un comitato era già nell’aria prima del periodo estivo, ma i cittadini avevano inizialmente deciso di aspettare che alcune attività di ordine pubblico e di presidio del territorio avessero corso, come l’operazione “Strade sicure”, che dallo scorso 8 luglio ha messo in campo, per volere della Prefettura, undici militari dell’Esercito a presidio delle zone più calde della città.

Dopo il rientro dalle vacanze, però, i residenti non hanno riscontrato miglioramenti. Al contrario, hanno percepito addirittura un peggioramento. Arrivati al limite, si sono quindi organizzati in un comitato (...)

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Commenti
Massimo verri

Era così bello quando c'era il coprifuoco la sera

Giorgio

Sono un immigrato e faccio il delinquente? E chi se ne importa. Intanto godo dell immunità da parte di giudici e magistrati (loro hanno la scorta e non gliene fotte niente dei vostri problemi) e poi, male che vada, se mi mettono dentro per qualche ora mi servono il pranzo gratis e poi me ne esco di nuovo libero. E se per caso non mi dessero da mangiare o da bere vado da qualche comitato buonista e li denuncio per tortura. Ahahahahahahahah

Mariano Giusti

Mettiamo anche il caso che la celere possa manganellare i disperati che stanno in stazione come nei paesi che tanto vi piacciono (come la corea del nord alla quale tanto aspirate) poi che succede? Problemi risolti?

Cinzia Baronchelli

𝐐𝐮𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐦𝐢 𝐟𝐚 𝐬𝐩𝐞𝐜𝐢𝐞, 𝐞́ 𝐜𝐡𝐞 𝐯𝐢𝐚 𝐍𝐨𝐯𝐞𝐥𝐥𝐢 ,𝐜𝐡𝐞 𝐯𝐞𝐝𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐟𝐨𝐭𝐨 𝐢𝐧 𝐚𝐥𝐭𝐨 𝐚𝐥𝐥' 𝐚𝐧𝐧𝐮𝐧𝐜𝐢𝐨, 𝐞́ 𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐚𝐬𝐞𝐫𝐦𝐚 𝐝𝐞𝐢 𝐜𝐚𝐫𝐚𝐛𝐢𝐧𝐢𝐞𝐫𝐢! 𝐂𝐚𝐬𝐞𝐫𝐦𝐚 𝐜𝐡𝐞,𝐥𝐚 𝐧𝐨𝐭𝐭𝐞 𝐚𝐜𝐜𝐨𝐠𝐥𝐢𝐞 𝐟𝐨𝐫𝐳𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥 𝐨𝐫𝐝𝐢𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐭𝐮𝐫𝐧𝐨 𝐞 𝐢𝐧 𝐜𝐮𝐢,𝐧𝐞𝐢 𝐩𝐢𝐚𝐧𝐢 𝐬𝐮𝐩𝐞𝐫𝐢𝐨𝐫𝐢,𝐯𝐢𝐯𝐨𝐧𝐨 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢𝐨 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐞 𝐟𝐨𝐫𝐳𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥 𝐨𝐫𝐝𝐢𝐧𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐫𝐢𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐞 𝐟𝐚𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐞...

AUGUSTO GIORGIO RAVASIO

E' un problema che non si risolverà mai se non vengono mandati nei loro paesi di origine. Sanno benissimo che tutto ruota a loro favore. Quando sono arrivati da clandestini senza documenti hanno dato identità false. Tutte le associazioni no profit che ci guadagnano e non poco. L'integrazione che alcuni partiti chiedono a gran voce ma che non arriverà mai. E poi la più importante, gli avvocati e la magistratura. La causa di molte espulsioni mancate sono proprio loro con cavilli vari.Tutti naturalmente pro immigrazione. Un modo per far si che i politici, avvocati e magistrati cambino idea è mettere sotto casa loro chi bivacca spacciando e bere alcool. Loro non vivono i disagi di chi abita con questi sbandati sotto casa. Lo dico perché sono disagi che ho provato io in via Moroni qualche anno fa.Oggi più tranquilla ma i disagi allora erano tanti. Purtroppo, risolto un problema se ne crea un'altro. Dato che non si possono eliminare, si spostano in altre zone. Non c'è alternativa e visto che non si possono ne espellere ne segregare, sono liberi di andare e fare quello che vogliono. Sarebbe interessante vedere quanto durerebbe se si prendesse un gruppetto di queste persone e venisse mandato sotto casa del sindaco, di un dirigente di forze di polizia o di un magistrato. Diciamo qualche oretta? forse neanche. purtroppo loro sono cittadini di serie A. tutti gli altri, quelli che vivono in zone già disagiate, vivono questo ulteriore disagio perché cittadini di serie B. Difatti, dove vive la Bergamo bene, questo fenomeno non esiste.

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