152 portali chiusi

Dite addio a tutti i siti di streaming Il maxi sequestro della Finanza

Dite addio a tutti i siti di streaming Il maxi sequestro della Finanza
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Streamingleaks. Ovvero: quando lo streaming è un affare bollente. L'8 novembre 2016 la Guardia di Finanza ha fatto piazza pulita di piattaforme web che offrivano calcio e film gratis violando l'esclusiva di Sky e Mediaset Premium. Sono 152 i siti di streaming illegali oscurati. Un segnale (o forse la resa dei conti) tra le autorità e la pirateria. Avvocati specializzati come Fulvio Sarzana, che ha rilasciato un'intervista a La Repubblica, spiegano che «quest'ultimo è il banco di prova di un nuovo modo che le autorità stanno utilizzando per reprimere il fenomeno. Adesso le autorità mirano a incriminare i gestori dei siti (circa la metà dei 152 sono italiani, ndr) non solo per violazione dei diritti d'autore, ma anche per reati tributari e autoriciclaggio».

 

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L’anno scorso l'intervento anti-pirateria della Guardia di Finanza portò alla chiusura di 124 siti di streaming, ma non molto tempo dopo diversi portali sono rinati dalle proprie ceneri o ne sono sorti di nuovi. Secondo i rapporti della Fapav (Federazione per la Tutela dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali) e Fimi (Federazione industria musicale italiana) il 34% dei film sarebbe già disponibile online illegalmente addirittura il primo giorno di programmazione nelle sale. Di più. Ogni giorno in Italia ci sono 1.239.000 visioni illecite di contenuti audiovisivi. Per il calcio non è diverso. Ma la chiusura di Rojadirecta, che trasmetteva le gare in diretta, ha segnato una spaccatura netta come un colpo di scure.

L'impressione è questa sia solo una battaglia vinta. Ma l'operazione della chiusura ha comunque aperto uno scenario nuovo, ancora tutto da scoprire. L'ordine è arrivato direttamente dal Tribunale di Roma. Il maxi sequestro è stato disposto dal Gip Alessandra Boffi. Tutto era nato il 17 ottobre su comunicazione della notizia di reato del Nucleo Speciale per la radiodiffusione e l’editoria della Guardia di Finanza, ovviamente a tutela dei titolari dei programmi diffusi. La lotta alla pirateria, dunque, assume una nuova dimensione. Sempre secondo i dati Fapav, il 76,4% degli studenti italiani vede almeno un contento piratato (dunque non originale) al mese. Poco o tanto, chissà. Ma certo il 50% non crede che la pirateria porti alcun danno. I dati sono stati raccolti nell'ambito dell'indagine Oltre la pirateria del 2013.

La lista dei siti oscurati qui.

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