solidarietà

Donati 2mila euro al Papa Giovanni XXIII raccolti grazie alla vendita del libro "Bergamo ferita"

I fondi verranno utilizzati per finanziare lo “Studio Covid-19 in ambito materno-fetale”, progetto di ricerca dedicato al passaggio del Sars-Cov2 dalle madri ai figli

Donati 2mila euro al Papa Giovanni XXIII raccolti grazie alla vendita del libro "Bergamo ferita"
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A distanza di poco più di tre mesi dall’inizio della distribuzione del libro “Bergamo ferita, sguardi bergamaschi al tempo del Covid-19” sono stati devoluti all’ospedale Papa Giovanni XXIII circa 2mila euro raccolti grazie alla vendita del volume, che racchiude una serie di fotografie in bianco e nero a testimonianza del dramma vissuto dalla nostra provincia. I fondi verranno utilizzati per finanziare lo “Studio Covid-19 in ambito materno-fetale”, progetto di ricerca dedicato al passaggio del Sars-Cov2 dalle madri ai figli che ha avuto eco a livello internazionale in quanto l’ospedale di Bergamo si è distinto per essere stato il primo ad aver dimostrato la trasmissione verticale mamma-feto attraverso una metodica innovativa, isolando il virus riscontrato nella placenta.

«Siamo soddisfatti e non nascondiamo un certo orgoglio per questa che vuole essere una prima donazione all’ospedale e che contribuirà alla ricerca e alla battaglia che ancora si conduce contro il Covid-19 – sottolineano i promotori dell’iniziativa -. Soddisfatti perché questa offerta è stata possibile grazie a un libro che è un collettore di energie e di sentimenti, sfogliarlo permette di entrare nelle emozioni dell’attimo catturato dalla macchina fotografica e impresso poi su carta. Una testimonianza vera, proprio per questo a tratti cruda e profonda, di quanto patito».

La pubblicazione si è posta da subito l’obiettivo di fare memoria: le fotografie contenute all’interno sono state infatti donate da decine di persone, che le hanno caricate sul portale www.sguardibergamaschi.it (dove è possibile anche acquistare il libro), e rappresentano i diversi momenti che hanno scandito gli oltre due mesi di quarantena, il dolore che le ha attraversati e la lotta per la vita che si è consumata di casa in casa. «Vogliamo ringraziare, ancora una volta e profondamente, tutti coloro che hanno creduto in questo libro a contributo popolare e vi hanno partecipato inviando le fotografie, pubblicizzando l’iniziativa, o acquistando il libro stesso – aggiungono -. Un grazie particolarmente sentito va poi alla società informatica Infoesse Srl, che ha seguito tutti gli aspetti tecnici del portale e del sito approntato ad hoc per questa iniziativa. Il progetto prosegue: continueremo a diffondere la pubblicazione e auspichiamo nei prossimi mesi di poter effettuare un’altra offerta».

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