Dopo il Palaspirà, i no-vax imbrattano anche il liceo frequentato dalla 17enne scomparsa
Un attacco forse mirato: entrambi sono luoghi che la giovane frequentava. L'allusione è che a provocare la sua morte sia stato il vaccino
Non solo il Palaspirà di Spirano: anche il liceo Galileo Galilei di Caravaggio vittima dei vandalismi dei no-vax, che nella notte fra giovedì 14 e venerdì 15 marzo hanno imbrattato con i soliti simboli e frasi negazioniste il muro di mattoni e l'entrata d'ingresso della scuola.
Un attacco mirato, come suggeriscono anche i colleghi di Prima Treviglio, perché si tratta proprio del liceo che frequentava Camilla Ceresoli, diciassettenne di Urgnano scomparsa per un malore nel sonno lo scorso febbraio.
E proprio a Camilla sembrano riferirsi le frasi scritte sia sulle pareti della scuola che del Palaspirà: «Malori improvvisi sono da vax uccisi». Altri messaggi dei cosiddetti "Guerrieri ViVi", proprio come a Spirano, riguardano i soliti temi: i vaccini che portano alla morte e un'avversione contro l'Agenda 2030, il programma per lo sviluppo sostenibile concordato dagli Stati membri delle Nazioni Unite.
Visto il modus operandi e la similarità nelle frasi scritte sui muri, non è escluso che possa trattarsi dello stesso gruppo che ha operato al Palaspirà, o comunque di due separati gruppi che hanno agito di comune accordo.