Polemiche a parte, si torna arancioni: il punto del contagio e cosa cambia in Lombardia
Confcommercio Lombardia stima stima almeno 600 milioni di euro di danni alle imprese e si ipotizzano class action. L'andamento dei contagi pare però stabile
Quella che ci stiamo lasciando alle spalle è con ogni probabilità una delle settimane più chiacchierate dall’inizio della pandemia. Prima la zona rossa per la Lombardia, poi il ricorso al Tar del Lazio, quindi la scoperta che le restrizioni erano dovute a un errore. Il Governo dà la colpa alla Regione, dicendo che i tecnici avrebbero fornito dati sbagliati che avrebbero falsato il calcolo dell’indice Rt. Il Pirellone attacca Roma, si indigna per le calunnie ricevute e spiega di aver semplicemente consegnato dati aggiuntivi richiesti dall’Istituto superiore di sanità dopo che, lo stesso Istituto, si sarebbe accorto di un errore nell’algoritmo.
Confcommercio Lombardia stima 600 milioni di danni
Secondo Confcommercio Lombardia l’errore è costato alle imprese del territorio «almeno 600 milioni di euro, ed è una stima prudenziale. A questo punto, ci aspettiamo che si faccia chiarezza al più presto su chi ha sbagliato e che le imprese vengano risarcite». Sulla stessa lunghezza d’onda anche il sindaco Giorgio Gori, che ha avanzato l’ipotesi che le categorie penalizzate potrebbero avviare una class action per chiedere un risarcimento danni.
Se davvero in #Lombardia sin dal 12 ottobre si sono erroneamente conteggiati i guariti tra i positivi, alzando così l’RT e provocando restrizioni maggiori di quelle necessarie, credo che le categorie penalizzare potrebbero avviare una #ClassAction x il risarcimento del danno.
— Giorgio Gori (@giorgio_gori) January 23, 2021
Il rimpallo di responsabilità politiche tra Roma e Milano non si esaurirà di certo dopo la conferenza stampa convocata nella serata odierna (sabato 23 gennaio). I consiglieri regionali d’opposizione hanno infatti chiesto in modo netto e compatto che il governatore e il neo assessore Moratti si presentino martedì prossimo (26 gennaio) al Pirellone per riferire in merito a quanto accaduto.
Cosa cambia da lunedì
Con il passaggio in arancione in Lombardia riapriranno tutti i negozi al dettaglio e ci si potrà spostare entro i limiti del coprifuoco all’interno del proprio comune di residenza. La novità è però che anche gli studenti delle scuole superiori potranno tornare a seguire le lezioni in presenza al 50 per cento. Resteranno sospese le attività dei servizi di ristorazione, ma sarà consentito l’asporto (dai bar fino alle 18) e la consegna a domicilio. QUI il link con le Faq aggiornate del Governo.
I dati
Scintille tra Governo e Regione a parte oggi, sabato 23 gennaio, si contano 1.535 nuovi positivi in Lombardia, a fronte dell’analisi di 31.809 tamponi (di cui 23.512 molecolari e 8.297 antigenici). Si conferma, sostanzialmente, l’evoluzione della curva epidemiologica emersa nelle ultime settimane ulti nelle scorse settimane. L’indice Rt della Lombardia è fisso a 0.82, il terzo migliore in Italia.
Anche nella Bergamasca il trend è in miglioramento: il valore Rdt provinciale è sceso sotto a 0.8, con un intervallo di confidenza tra 0.74 e 0.92. Inoltre, dopo due settimane di crescita, sono calati nuovamente i nuovi casi di Covid accertati in provincia negli ultimi sette giorni (oggi sono 73).
Sempre su scala regionale continua il leggero ma progressivo alleggerimento della pressione ospedaliera. Lunedì scorso i pazienti in terapia intensiva erano 449 e quelli ricoverati nei reparti ordinari 3.553. Oggi i malati nei reparti di area critica sono 398 (ossia 51 in meno) e quelli ricoverati nei reparti ordinari 3.499 (ossia 54 in meno).