Assassinio di Yana Malaiko, esclusa la premeditazione: vent'anni all'ex fidanzato
Emessa la sentenza di primo grado: il 34enne moldavo Dumitru Stratan è stato riconosciuto colpevole di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere

Il Tribunale di Mantova ha emesso la sentenza di primo grado nel caso dell'omicidio di Yana Malaiko. Il 34enne moldavo Dumitru Stratan è stato riconosciuto colpevole di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere, venendo condannato a 20 anni di reclusione. Dopo tre ore di camera di consiglio, i giudici hanno escluso l'aggravante della premeditazione richiesta dal pubblico ministero Lucia Lombardo, che aveva chiesto l'ergastolo.
La ricostruzione
La vittima è Yana Malaiko, 23enne di origini ucraine cresciuta a Romano di Lombardia, uccisa nella notte tra il 19 e il 20 gennaio 2022 a Castiglione delle Stiviere, nell'appartamento dove soggiornava, ospite della sorella dell'imputato, Cristina Stratan.
Secondo la ricostruzione, Stratan non accettava la fine della relazione con Yana e l'aveva attirata nell'abitazione con il pretesto che il cane, adottato durante la loro convivenza, stesse male. Una volta nell'appartamento, l'uomo ha aggredito e poi ucciso la giovane.
Successivamente, Stratan ha nascosto il corpo della vittima in un trolley per poi trasportarlo con la sua auto fino a un'area boschiva nella zona Valle. Il cadavere è stato ritrovato solo dieci giorni dopo, il 1° febbraio 2022.
Le reazioni alla sentenza
Il verdetto ha suscitato reazioni contrastanti. I familiari della vittima, presenti in aula durante la lettura della sentenza, hanno accolto la decisione con amarezza, considerando la pena troppo lieve rispetto alla gravità del crimine commesso. La pubblica accusa, che aveva sostenuto la tesi della premeditazione, potrebbe valutare di presentare ricorso in appello.
Dal canto suo, la difesa di Stratan ha già annunciato l'intenzione di ricorrere in appello per ottenere un'ulteriore riduzione della pena. Nel frattempo, l'imputato rimarrà in carcere, dove si trova dal momento dell'arresto avvenuto nel 2022.
La comunità di Romano di Lombardia, dove Yana era cresciuta, continua a manifestare solidarietà alla famiglia della vittima, chiedendo giustizia e maggiore attenzione istituzionale verso il fenomeno sempre più drammatico dei femminicidi.
In galera farli lavorare costruire nuovi carceri!...Altro che palestra TV.. ecc.ecc
Parole sante Monica!
La premeditazione c'era eccome, l'ha attirata con l'inganno del cane malato. 20 anni...ne farà la metà, poi sarà fuori . Dovrebbero avere tutti l'ergastolo le persone come lui.