È morto Claudio Agnusdei, gestore di due locali a Verdello e a Verdellino
Era positivo al Coronavirus. Il ricordo del figlio Luca: «Mi ha insegnato che bisogna sempre rialzarsi quando si cade»

Un'altra vittima del Coronavirus. Come racconta PrimaMonza, se n'è andato Claudio Agnusdei, originario di Monza ma che da anni gestiva con la compagna Helen un bar panificio a Verdello e la caffetteria della stazione di Verdellino.
Un uomo buono, generoso, sempre pronto a mettersi a disposizione quando c’era da fare del bene. Agnusdei avrebbe compiuto 60 anni il 17 luglio e aveva due figli: Luca, allenatore dei pulcini 2010 del Biassono Calcio, e Luana, che ha fatto in tempo ad accompagnare all’altare e che gli ha dato un meraviglioso nipotino, Christian, che era la sua gioia. Agnusdei era una persona benvoluta da tutti, che riusciva a farsi voler bene ovunque andasse. Il figlio Luca lo ha così ricordato:
«Sono andato io a chiudere i negozi e non abbiamo più riaperto. Aveva febbre, ma sembrava che si potesse risolvere. Poi le sue condizioni sono peggiorate. Sono corso da lui con le protezioni che ho trovato, ho chiamato il 112, sono stati veloci nei soccorsi e anche all’ospedale i medici erano meravigliosi, persone che sapevano quello che stavano facendo. Ci hanno sempre dato aggiornamenti. Sembrava che ci fosse stato un miglioramento, la febbre era passata, ma poi è peggiorato ancora ed è spirato. L’unica consolazione è che mi hanno detto che non ha sofferto. Mi ha insegnato che bisogna sempre rialzarsi quando si cade. Non è facile ma mi devo fare forza, come lui mi ha insegnato».