Sostegno a chi è in difficoltà

Emergenza Covid, l'Università di Bergamo prevede di dare un taglio alle rette

Si stanno studiando agevolazioni anche per i nuclei familiari colpiti dalla crisi economica con un Isee superiore ai trentamila euro

Emergenza Covid, l'Università di Bergamo prevede di dare un taglio alle rette
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L’Università degli Studi di Bergamo taglierà le tasse di iscrizione per il prossimo anno accademico, ampliando le fasce di esenzione delle rette ed estendendo i sostegni economici fino alla fascia Isee oltre i trentamila euro. Un aiuto alle famiglie che si aggiunge alle misure garantite dai fondi statali.

Come riporta L'Eco di Bergamo, per i nuclei familiari inclusi nella fascia Isee più bassa non è previsto il pagamento delle rette. La soglia a livello nazionale è ferma a tredicimila euro, ma l’Ateneo aveva già alzato il limite a diciottomila euro. Ora, grazie ad un fondo ministeriale da cinquanta milioni rivolto a tutte le Università, la soglia di esenzione è stata alzata a ventimila euro.

Per chi ha un reddito compreso tra i venti e i trentamila euro, il Governo ha stanziato 65 milioni grazie ai quali gli Atenei stanno pensando di attuare uno sconto progressivo dell’ottanta per cento per chi ha un Isee tra i venti e i 22 mila euro, fino al dieci per cento tra i 28 e i trentamila euro. Inoltre, Bergamo sta valutando iniziative mirate per sostenere il numero più ampio possibile di studenti. Infine, per chi ha un reddito superiore ai trentamila euro potrà accedere a un’esenzione parziale o totale.

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