Questione chiusa?

Esposto dopo l'alluvione di Bergamo, il pm l'archivia: impossibile stabilire colpevoli

L'avvocato Benedetto Maria Bonomo ha già annunciato di volersi opporre. Secondo Mancusi non sarebbero emersi profili di colpa individuali

Esposto dopo l'alluvione di Bergamo, il pm l'archivia: impossibile stabilire colpevoli
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Il pubblico ministero Giancarlo Mancusi ha richiesto l'archiviazione del fascicolo aperto per alluvione colposa contro ignoti, dopo l'esposto presentato dall’avvocato Benedetto Maria Bonomo, che rappresenta alcune famiglie colpite dall'alluvione dello scorso 9 settembre del torrente Morla. Tra le motivazioni, «profili di responsabilità difficilmente imputabili». Ovvero: non è possibile stabilire di chi sia la colpa.

Impossibile individuare le responsabilità

Nell'esposto, le potenziali responsabilità ricadevano sugli enti locali: si chiedeva, infatti, di indagare sulle cause dell'esondazione, che avrebbero potuto portare alla luce negligenze oppure omissioni nella manutenzione. Tuttavia, come riporta Corriere Bergamo, il magistrato ha precisato che - sebbene vi sia interesse a più livelli nell'individuare le responsabilità - la questione penale è ben diversa, nonché influenzata da fenomeni climatici sempre più estremi. Le cosiddette "bombe d'acqua", che complicano ulteriormente l'accertamento di tali responsabilità.

Mancusi ha inoltre sottolineato come la frammentazione delle competenze tra i vari enti che gestiscono il territorio e gli interventi di regimentazione delle acque siano ulteriori elementi che incidono sulle indagini. Anche qualora l'indagine si fosse limitata alla manutenzione della Morla, non sarebbero emersi profili di colpa individuali.

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Bonomo: «Mi opporrò»

Con una seconda istanza, poi, l'avvocato Bonomo aveva chiesto un approfondimento sulle condizioni della rete idrica, ma la presenza di detriti, la cui origine è ancora da accertare, ha reso impossibile tale verifica - secondo il pm. Nonostante ciò, Bonomo ha già spiegato che si opporrà alla richiesta di archiviazione, dichiarando di voler presentare nuovi elementi per dare una spinta a ulteriori indagini.

Secondo il legale, è necessario un cambio di prospettiva rispetto agli eventi climatici: «Non possiamo considerare piogge più intense come eventi eccezionali; sono ormai fenomeni ordinari», ha affermato, facendo riferimento anche al nubifragio che aveva portato alla sospensione di una partita dell’Atalanta contro il Como lo scorso lunedì, 23 settembre.

Nel frattempo, in via Baioni, i residenti dei civici 12 e 14 potrebbero vedere presto una soluzione alle preoccupazioni per nuove esondazioni. L’Ufficio territoriale regionale (Utr) ha proposto l'installazione di paratie nel terreno, una misura che sostituirebbe i blocchi previsti inizialmente e che sarebbe più efficace sia dal punto di vista economico che della sicurezza.

Sul fronte istituzionale, Regione Lombardia ha richiesto lo stato di emergenza di rilievo nazionale per i nubifragi che si sono abbattuti tra l'8 e il 12 settembre, in particolare nelle province di Bergamo, Lecco e Brescia. I danni stimati superano gli 88 milioni di euro.

Commenti
Mariano Giusti

Francesco caro, stiamo ancora aspettando l'assoluzione del tuo amico Toti che dicevi essere innocente e perseguitato... la tua esperienza forense fa difetto, sembra.

Francesco Giuseppe

I magistrati applicano la giustizia? Ma mi faccia il piacere! Non indagando per niente è ovvio che sarà difficile trovare i colpevoli. Indagano solo qundo gli pare? Intanto i cittadini pagano e contano i danni della Insipienza di sindaci, assessori, dirigenti di enti inutili e dannosi come i Parchi e i Consorzi di bonifica, veri colpevoli dei danni delle inondazioni dovute ai divieti assurdi di pulire i boschi e i fiumi.

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