È successo a Foppolo

Ex hotel destinato ai migranti Una vergognosa distruzione

Ex hotel destinato ai migranti Una vergognosa distruzione
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In quel di Foppolo pare proprio non esserci pace. A distanza di quasi dieci mesi dall'atto vandalico (se vogliamo usare un eufemismo) che ha causato la totale distruzione degli impianti di risalita delle piste sciistiche, di cui non si sa ancora il nome del colpevole, un nuovo deplorevole gesto è stato compiuto nella località brembana. Come ha reso noto il Corriere della Sera Bergamo, nella notte tra giovedì 11 e venerdì 12 maggio nei due mini appartamenti dell’ex albergo Pineta e ha distrutto completamente tutto: porte, finestre, bagni e arredi. Il tutto poco più di 24 ore dopo che la Prefettura aveva compiuto un sopralluogo nella struttura per valutare la possibilità di portare nell'ex hotel alcuni richiedenti asilo.

Il Pineta, immobile di proprietà della società San Simone Evolution, è chiuso da anni. Per questo motivo, qualche tempo fa, l'ad della San Simone, Fabio Quarti, aveva fatto quattro chiacchiere informali con la cooperativa Ubuntu di Lecco, che si occupa di ospitalità dei migranti. La chiacchierata informale si è trasformata qualcosa in più nel momento in cui la Ubuntu ha presentato una lettera di manifestazione d’interesse in vista del bando che la Prefettura aprirà nei prossimi mesi per trovare nuove strutture per accogliere i richiedenti asilo che giungeranno nella Bergamasca. Per questo motivo la coop, insieme a un delegato della Prefettura, ai vigili del fuoco e all’Asl, ha eseguito un sopralluogo preventivo nell'ex albergo, come spiega il Corriere. Stiamo parlando di una struttura non certo ben tenuta, abbandonata da anni, con venti camere e, per l'appunto, due mini appartamenti. Servirebbero diversi lavori, ma certo l'opzione di accogliere migranti non è certo peregrina.

 

 

Purtroppo la mattina del 12 maggio l'amara scoperta, fatta da un tecnico comunale. Come riporta il quotidiano di piazza della Libertà, dalla San Simone non arrivano commenti, ma è noto che non è la prima volta che qualcuno tenta di entrare nei due mini appartamenti, tant'è che le porte di ingresso erano state sprangate. Rispetto al passato, però, i vandali questa volta non si sono arresi e, dopo aver divelto le porte, hanno distrutto tutto quello che era possibile distruggere. La notizia ha chiaramente causato diverse reazioni, ma quella più degna di nota e, allo stesso tempo, più dura e concisa è stata quella del sindaco di Bergamo Giorgio Gori, che sui propri canali social ha pubblicato una semplice frase: «Una sola parola: vergogna». Sintesi perfetta.

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