Bergamaschi in prima fila

Expo, la corsa solidale degli operai per finire il Padiglione del Nepal

Expo, la corsa solidale degli operai per finire il Padiglione del Nepal
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Sono dovuti partire in fretta e furia gli operai e gli artigiani del Nepal, impegnati nel cantiere di Expo per ultimare lo stand della loro nazione. Il terremoto che ha distrutto il Paese asiatico ha avuto anche degli eco  anche alla grande esposizione milanese, dove lo spazio dedicato al Nepal, un’area da 2710 metri quadrati che sarà occupata da un immenso tempio in legno decorato con fantasie ispirate al cibo, rischiava di rimanere non finito. Ma, seppure l’evento stia per cominciare e il tempo per ultimare i lavori stringa per tutti gli espositori, alcuni operai italiani hanno trovato comunque qualche ora per andare a dare una mano ai tre artigiani nepalesi rimasti a Milano.

 

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Bergamaschi e bresciani al lavoro. È una vera gara di solidarietà quella che sta avvenendo in queste ore alla Fiera di Rho. Una ventina di lavoratori, per lo più bergamaschi e bresciani, hanno messo a disposizione gratuitamente le loro ore libere per contribuire allo sviluppo del padiglione del Nepal. È stato lo stesso commissario unico di Expo Giuseppe Sala a raccontare l’episodio: «È arrivato un carico di operai ed elettricisti bergamaschi e bresciani. Stanno dando il loro contributo. Si tratta di ultimare alcune rifiniture, dal momento che gli intarsi erano ormai conclusi, e si tratta di rifinire il tutto con malta e cazzuola». Spazio quindi alle manovalanze italiane, che senza troppi problemi hanno accettato di aiutare il Paese terremotato, in una maniera diversa dalle consuete donazioni che si fanno a favore degli sfollati in queste circostanze.

 

Nepal Earthquake

 

In attesa di Renzi. «Siamo tutti commossi dal vedere che il cantiere non è fermo, e che vi si parlano tutte le lingue», sono le parole di uno degli operai impegnati sul cantiere di Expo, interpellato da Vita. L’uomo lavora non lontano dallo spazio dedicato al Nepal, e così ha visto personalmente l’aiuto degli operai lombardi: «Tra l'altro le maestranze che si sono rese disponibili sono qualificate, perché stanno completando alcuni lavori di cesello fatti a mano dai nepalesi con grande perizia, in modo che anche il loro stand possa aprire tra due giorni senza sfigurare». Sala garantisce che venerdì il Nepal avrà la sua casa pronta per Expo: «Mi piacerebbe che il presidente del Consiglio Renzi lo visitasse. Vediamo se i tempi lo permetteranno».

 

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