Le pagelle ai consiglieri comunali Chi lavora di più e chi di meno
In un periodo in cui la politica viene vista da molti come il peggior male del nostro Paese, anche sul locale le istituzioni si trovano a dover fare i conti con la loro condotta. E non stiamo parlando soltanto di dichiarazioni, delibere e decisioni che influiscono sulla città, bensì di meri dati statistici (comunque rilevanti) quali le presenze alle sedute del Consiglio comunale e gli interventi durante gli stessi. A dare i voti ai politici bergamaschi è stato, così come fa da 25 anni a questa parte, il consigliere comunale di Patto Civico Simone Paganoni. O meglio, ha semplicemente messo su carta le assenze, gli interventi e le votazioni di ogni singolo consigliere a Bergamo. L'ultima analisi, diffusa il 5 luglio 2016, prende in considerazione gli ultimi due anni, comprendenti dunque l'ultima fase dell'Amministrazione di Franco Tentorio e buona parte di quella del sindaco Giorgio Gori.
In questi 24 mesi si sono svolti 59 Consigli comunali, per un totale di 255 ore. La votazioni si sono svolte in ben 653 occasioni. La Giunta Gori, in termini meramente numerici, lavora più dei predecessori, ma, come scrive il Corriere della Sera Bergamo, lascia meno spazio al Consiglio, come dimostra il fatto che, a parità di consigli con l’amministrazione Tentorio, oggi si contano più delibere (192 sulle vecchie 141), ma meno interpellanze (96 contro 40) e ordini del giorno (99 contro 89). Sindaco e vice sono intervenuti più di buona parte della maggioranza, puntuale e sempre presente ma spesso silenziosa. Complessivamente ci sono stati 1.457 interventi dei consiglieri comunali e 287 interventi degli assessori. Le assenze sono state 75 (quindi il Consiglio ha una media di presenza decisamente alta, superiore al 96 percento) e ben 8 consiglieri non hanno mai fatto un'assenza. Nello specifico si tratta di Camerlingo Massimo (Giorgio Gori Sindaco), Carretta Niccolò (Giorgio Gori Sindaco), Fracassi Fabio (Lista Gori), Milesi Viviana (Pd), Paganoni Simone (Patto Civico), Tremaglia Andrea (Fratelli d'Italia), l'ex sindaco Franco Tentorio e il primo cittadino Giorgio Gori.
[Alessandra Gallone, Forza Italia]
Valutando soltanto i gruppi politici, Fratelli d'Italia, grazie all'ottima "performance" di Tremaglia, brilla, seguito a ruota da Lista Tentorio (che fa registrare soltanto due assenze) e Lista Gori (5 assenze). Il Partito Democratico ne conta ben 33, ma distribuite su 10 consiglieri. La maglia nera, dunque, passa a Lega (che fa registrare 9 assenze su 2 consiglieri) e Forza Italia (ben 18 assenze a fronte di 4 consiglieri). Gli azzurri non brillano neppure per puntualità, visto che vantano ben 57 ritardi (e una media di oltre 14 ritardi per consigliere). Il gruppo più puntuale è invece Fratelli d’Italia, praticamente sempre in orario. Forza Italia è anche il gruppo politico con il maggior numero di consiglieri che abbandonano l’aula prima della fine dei lavori (57 uscite anticipatee una media sempre oltre le 14 uscite per consigliere), mentre i più stakanovisti sono quelli della Lista Gori, con solo 2 uscite anticipate in tutto il gruppo.
I consiglieri che "vantano" più assenze sono due donne: l'azzurra Alessandra Gallone (10 assenze) e l'assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti (anche lei 10). Forza Italia si aggiudica un ulteriore e poco invidiabile primato: quello per il maggior numero di ritardi, detenuto da Gianfranco Ceci con 23 ingressi a seduta cominciata, e quello per le uscite in anticipo, detenuto nuovamente dalla Gallone (19). Quest'ultima, però, ci ha tenuto a spiegare anche i motivi delle sue numerose assenze e uscite anticipate: «Hanno influito le fratture a caviglia, tibia e perone di tre mesi fa - spiega al Corriere -. Avrei potuto farmi firmare un certificato, ma sono venuta in carrozzina e poi in stampelle. Vado via prima quando il dolore diventa insostenibile». Il problema è che questi numeri si traducono poi, per Forza Italia, in un minor numeri di votazioni in Consiglio.
[Andrea Tremaglia, Fratelli d'Italia]
Gli ultimi dati sono relativi agli interventi in aula. Com'era prevedibile, la maggioranza, seppur molto presente, in questo frangente ha lasciato molto spazio alle opposizioni. I consiglieri che sono intervenuti più volte sono infatti il capogruppo della Lega Nord Alberto Ribolla, con 134 interventi, il capogruppo di Fratelli d’Italia Andrea Tremaglia, con 106, e Danilo Minuti di Lista Tentorio (89). I primi della maggioranza sono Simone Paganoni (84) e il capogruppo di Sel Luciano Ongaro (83), battuti però dal sindaco Gori e dal suo vice Sergio Gandi. Paganoni, infine, quest'anno ha deciso di presentare, per la prima volta, una tabella con i cosiddetti “voti ribelli”, ovvero quei voti che ciascun consigliere ha dato in modo difforme rispetto alla propria coalizione. I consiglieri con il più alto numero di voti ribelli sono Ribolla (Lega, 22), seguito da Tremaglia (Fratelli d'Italia, 21) e Luisa Pecce (Lega, 18). Il più ribelle della maggioranza è invece Ongaro (Sel, 17 voti).