Fate l'amore in vacanza (per salvare la Danimarca)

Una volta la Patria chiamava alle armi: l’Italia ha bisogno di te! urlavano i manifesti per l’arruolamento volontario. I tempi sono cambiati e adesso l’appello vien fatto per motivi che si direbbero diversi, se l’amore e la guerra non risultassero da sempre più uniti di quanto non sembra.
Succede in Danimarca, nazione sulla cresta dell’onda. L’anno scorso il rapporto ONU sulla felicità l’ha incoronata Paese più felice del mondo. Congedo di maternità, parità fra i generi, uso della bici, consumo di vino nei mesi freddi sono fra le ragioni del premio. PIL attorno ai 211 miliardi per 5.6 milioni di abitanti (lo raggiungessero in Campania saremmo a posto). Squilibri nel reddito degli abitanti? La Danimarca è tra i paesi più equilibrati del mondo.
Sembrerebbe che tutto fili liscio. E invece no: i Danesi fanno pochi figli. Secondo l’Istat di Copenhagen nel 2013 solo 10 ogni mille abitanti. Il livello più basso dal 1983, quando furono 9.9. In Germania ne fanno 8.33; 8.39 in Giappone, 7.72 a Singapore.
Altri non si preoccuperebbero, in Danimarca hanno deciso di correre ai ripari. Secondo il Copenaghen Post la gran parte delle coppie dice di volere due o tre bambini, ma il fatto è che una su cinque non ne ha nemmeno uno.
Mercoledì scorso una massiccia - e divertente - campagna pubblicitaria ha provato a invertire la tendenza. Per la salvezza del Paese una grande agenzia di viaggi ha avviato un movimento denominato “Do it for Denmark!” (Fallo per la Danimarca!) con lo scopo di spingere le coppie a fare l’amore senza protezioni di sorta. "La Danimarca deve affrontare una crisi", proclama l’agenzia di viaggio Spies Rejser. "Anche noi siamo preoccupati. Meno sono i Danesi, meno sono coloro che possono sostenere gli anziani e - purtroppo - meno sono coloro che possono viaggiare con Spies" (Source: Statistics Denmark. Graphic: Tobey –The Washington Post).
Niente panico: la soluzione esiste. "Le statistiche indicano che i Danesi fanno il 46 percento di sesso in più durante le vacanze, e poiché più sesso significa maggiori probabilità di nascite, noi proponiamo una romantica pausa di lavoro per la salvezza della Danimarca”.
Il Post si è detto non in grado di confermare il dato del 46 percento in più, ma alla gente sembra complessivamente plausibile, soprattutto se non si hanno i figli al seguito. Uno studio del 2004 del National Leisure Travel Monitor (agenzia che si occupa di monitorare viaggi e tempo libero) riferisce che un terzo del campione riconosce di fare più sesso durante le vacanze e Psychology Today lo conferma. Le vacanze salveranno dunque il Regno di Danimarca?
Spies pensa di sì. E ha investito sulla scommessa. La sua promozione prevede premi per le coppie che mettano in cantiere un bambino nel corso di viaggi vacanza acquistati tramite l’agenzia. La coppia dovrà scegliere una “città romantica”(Parigi e Roma sono in vetta alla lista) e poi “lasciarsi sedurre dall'atmosfera della città". Se l’iniziativa ha successo la coppia dovrà produrre un certificato di gravidanza e accettare i criteri di accertamento dell’agenzia. Parteciperà così all’estrazione di un premio pari al costo di tre anni di pannolini.
Nel caso alcuni degli interessati fossero stati assenti alle ore di educazione sessuale l’agenzia offre preziose indicazioni di recupero: Fate riferimento al ciclo per identificare il periodo più propizio al concepimento; Riducete sensibilmente lo stress. Fate ricorso a massaggi. Provate con lo yoga. Approfittate della gravità: rimanete sdraiate per almeno un quarto d’ora dopo le operazioni. Gli uomini - ammonisce inoltre Spies - evitino i pantaloni troppo stretti. "Anche se pensate che facciano un bell’effetto". [reference: Terrence McCoy, su Washington Post]