la lettera

Fiere e sagre ferme da 143 giorni. Operatori: «Collaboriamo per ripartire»

Gli ambulanti hanno inviato la missiva nella mattinata odierna (mercoledì 15 luglio) ai sindaci della provincia di Bergamo

Fiere e sagre ferme da 143 giorni. Operatori: «Collaboriamo per ripartire»
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A circa un mese dalle riaperture del 18 maggio scorso, si può dire che quasi la totalità delle attività professionali ha ripreso a lavorare: mercati, industrie, laboratori artigianali, negozi, bar, o ristoranti. Tuttavia esiste ancora una categoria professionale ferma dal 23 febbraio: si tratta degli operatori commerciali che svolgono fiere e sagre, bloccati da ormai 143 giorni.

Per questa ragione, per portare all’attenzione della politica le difficoltà vissute in oltre tre mesi di stop forzato, gli ambulanti hanno inviato nella mattinata odierna (mercoledì 15 luglio) una lettera ai sindaci della provincia di Bergamo. «Malgrado siano arrivati i permessi per la ripartenza da parte del Governo e della Regione Lombardia, i quali hanno già previsto misure anti-contagio da adottare per lo svolgimento di queste attività, gli operatori commerciali che svolgono fiere e sagre sono fermi ormai da 143 giorni – sottolinea Giovanni Mauro Dolci, presidente di Fiva Bergamo -. Nel corso di questi mesi sono state cancellate e non sono state più ripristinate sagre patronali, notti bianche, street-food, fiere a tema. Tutti eventi che appartengono al territorio, perché si rinnovano periodicamente e sanciscono un legame con tradizione, folclore locale e spirito di appartenenza».

Lo stop delle manifestazioni sta mettendo a dura prova le persone che lavorano in questo particolare settore. «È necessario aggiungere ed evidenziare che ci sono centinaia di famiglie nella nostra provincia che vivono solo di questo lavoro e non possono permettersi di continuare questa sospensione per altre settimane – aggiunge Dolci -. La lunga chiusura delle attività ha già fortemente messo alla prova la loro condizione economica».

Nella lettera Dolci ribadisce anche come ci siano le condizioni per la ripartenza delle manifestazioni fieristiche in calendario, a patto che si adottino le misure previste dalla Regione per la prevenzione del rischio di contagio. «Si sono previsti protocolli di sicurezza per qualsiasi professione, sono state messe gratuitamente a disposizione intere piazze per consentire lo svolgimento all’aperto di alcune attività, non è mai mancata la disponibilità a garantire la riapertura delle imprese – commenta – Facciamo appello alla sensibilità e al buon senso che vi ha sempre contraddistinto, affinché si possa far ripartire al più presto fiere e sagre nei nostri paesi».

«Io e i miei collaboratori della Fiva Bergamo – conclude Giovanni Mauro Dolci -. ci rendiamo disponibili da subito per collaborare (con i Comuni ndr) e garantire al più presto la riapertura in sicurezza delle manifestazioni fieristiche».

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