Attività illegale

Figurava come negozio, ma riparava moto: scoperta officina abusiva a Ciserano

Il controllo della Polizia stradale in un capannone, oltre ai mezzi smontati c'erano attrezzature e rifiuti speciali (smaltiti male)

Figurava come negozio, ma riparava moto: scoperta officina abusiva a Ciserano
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Alla Camera di Commercio era registrata come impresa individuale, che faceva compravendita di parti e accessori per moto. Tuttavia, quando la Polizia stradale di Treviglio è entrata nel capannone, ha trovato ben altro: si è così arrivati al  sequestro di un'altra officina abusiva, stavolta a Ciserano. Il caso ricorda quello scoperto a Grassobbio a novembre 2022, dove nel corso di alcuni controlli le forze dell'ordine avevano scoperto un'attività simile, ma dedicata alle auto.

Moto smontate e rifiuti speciali

Stavolta, come riportato oggi (martedì 25 luglio) da L'Eco di Bergamo, al posto di un semplice esercizio per la vendita - tra l'altro online - di articoli e componenti per motocicli, gli agenti si sono trovati davanti varie due ruote personalizzate, smontate e in fase di riparazione o modifica. Dappertutto c'erano strumenti e attrezzature da meccanico come un ponte sollevatore, banchi prova e di lavoro, saldatrici, torni, presse e un carrello con vari utensili. Come se non bastasse, si è anche accertato che rifiuti speciali come oli e batterie non venivano smaltiti in modo corretto, motivo per cui il titolare ha ricevuto varie sanzioni, per un totale di diecimila euro.

Sequestrate le attrezzature

La vicenda si configurerebbe come esercizio abusivo della professione di moto officina e il responsabile ha ricevuto, anche per questo, varie multe. Nel corso delle operazioni tutte le attrezzature, del valore complessivo di cinquantamila euro, sono state sequestrate dalle autorità. Chissà se anche queste verranno donate a un istituto professionale, come è successo al Pesenti per quelle trovate a Grassobbio.

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