I dati di un settore che non conosce crisi

Il fiorente mercato delle armi

Il fiorente mercato delle armi
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Lo Stochkolm International Peace Research Institute (SIPRI) pubblica annualmente i dati relativi al commercio internazionale di armi e rappresenta da sempre un interessante indagine sulla compravendita di armamenti nel mondo. L’ultima pubblicazione del marzo 2014 prende in analisi il commercio di armi nel quinquennio 2009-13, paragonandolo al quinquennio 2004-08 e suddividendo l’analisi tra paesi esportatori e paesi importatori. Il commercio internazionale di armi nel quinquennio 2009-13 è aumentato del 14% rispetto al periodo 2004-08. I cinque maggiori Paesi esportatori sono stati: Stati Uniti, Russia, Germania, Cina e Francia. Insieme, questi cinque Paesi, rappresentano il 74% del volume mondiale di esportazioni, con USA e Russia che da soli servono il 56% del mercato.

 

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Gli Stati Uniti. Gli Usa sono i più grandi venditori di armi del mondo. Negli ultimi anni hanno addirittura accresciuto dell’11% la loro quota di esportazione. I principali destinatari delle armi americane sono i Paesi dell’Asia, che ricevono il 47% delle forniture americane, seguiti dai Paesi del Medio Oriente e da quelli europei. Il principale prodotto di esportazione americano è rappresentato dagli aerei da combattimento, che hanno registrato un incremento del 61%.

Russia e Cina. Il secondo Paese esportatore è la Russia, che nel quinquennio in esame ha accresciuto il proprio mercato del 28%. Le principali esportazioni di questo paese sono dirette verso l’Asia, India e Cina in primis, e l’Africa, con l’Algeria principale acquirente. Negli anni 2009-13 la Russia è stato il principale esportatore di navi, rappresenta da sola il 27% di tutto il mercato. È importante evidenziare la posizione della Cina, quarto esportatore mondiale di armi, che ha avuto una crescita impressionante delle proprie esportazioni, diretta principalmente verso i Paesi sottosviluppati e in via di sviluppo dell’Asia e dell’Africa. Restano forti le posizioni europee con Germania e Francia, rispettivamente al terzo e al quinto posto della classifica, che però, nonostante la posizione, perdono quote importanti di mercato a favore di altri Paesi produttori.

Le importazioni. I cinque maggiori importatori di armi sono stati: India, Cina, Pakistan, Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita. Insieme rappresentano il 32% del totale delle importazioni mondiali. La metà delle importazioni sono dirette verso i Paesi dell’Asia e dell’Oceania, seguiti da Medio Oriente ed Europa. Nel quinquennio 2009-13 le importazioni di armi da parte di Paesi africani sono aumentate del 53%: i tre maggiori importatori sono stati Algeria (36% del totale), Marocco (22%) e Sudan (9%). Per quanto riguarda l’Asia, il SIPRI si focalizza soprattutto su India e Pakistan – da decenni impegnati in una guerra per l’irrisolta questione del Kashmir –, che hanno registrato incrementi delle importazioni rispettivamente del 111% e del 119%. Un cenno infine all’Europa che ha fatto registrare una diminuzione del 25% delle importazioni di armi, principalmente dovuto al fatto che la crisi economica ha spinto gli Europei all’acquisto di sistemi d’arma di seconda mano.

E l’Italia? Il Bel Paese si piazza al nono posto nella classifica dei paesi esportatori. Nel 2014 ha superato Francia e Germania nell’export di armi verso Israele: tra i paesi dell’Ue è il primo fornitore di sistemi militari dello Stato israeliano, con un volume di vendite che è oltre il doppio di quello totalizzato da Parigi o Berlino. Oltre il 41% degli armamenti regolarmente esportati dall’Europa verso Israele sono italiani. Nel 2013 è stata anche una delle principali esportatrici di armi verso la Siria.

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