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Fleximan colpisce ancora: l'autovelox sull'asse interurbano a Bonate Sotto è sparito di nuovo

Il palo che sorreggeva il dispositivo è stato tagliato un'altra volta: molti cittadini lo avevano segnalato passando nel tratto

Fleximan colpisce ancora: l'autovelox sull'asse interurbano a Bonate Sotto è sparito di nuovo
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Fleximan ha colpito ancora fuori dalla galleria dell'asse interurbano a Bonate Sotto: il tanto tormentato autovelox, già vandalizzato per due volte e poi spruzzato di vernice, è sparito di nuovo.

Tagliato il palo

Dalla scorsa giornata (mercoledì 8 maggio) erano già diverse le segnalazioni di alcuni cittadini che, passando in quel tratto, si erano accorti che il dispositivo era assente. Da quel momento, le ipotesi si erano susseguite: lo avevano rimosso per effettuare operazioni di manutenzione, magari dopo il suo danneggiamento con la vernice, oppure qualche ignoto ostile all'aggeggio aveva deciso di agire un'altra volta?

La polizia locale, al momento, preferisce non rilasciare dettagli rispetto a quanto accaduto, perché ci sono delle indagini in corso. Tuttavia, ha confermato quanto già riportato da diversi testimoni che percorrono ogni giorno la strada: il palo che sorreggeva il marchingegno è stato tagliato. Com'è ovvio, non c'è al momento alcuna prova a supporto dell'ipotesi che a tranciarlo sia stata la stessa persona, dato che il fantomatico delinquente, armato di flessibile da cantiere, è più una figura di fantasia.

Le critiche all'autovelox

La decisione di installare l'autovelox aveva del resto provocato le critiche e l'astio di diversi automobilisti, che accusavano il Comune di volere «fare cassa» con il pretesto della sicurezza sulle strade.

D'altra parte, diversi altri cittadini avevano fatto notare come in quel punto dell'asse interurbano diversi conducenti non rispettano i limiti di velocità e, a supportare questa convinzione, ci sono anche i rilievi fatti quando il dispositivo era stato attivato da poco. Il risultato, in diverse occasioni, sono i tamponamenti che poi paralizzano il tratto e costringono tutti a stare in coda, senza contare il rischio di incidenti più gravi.

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