All'interno del parco

Ha sfondato il vetro del nido al Galgario: «Fuori fa freddo, cercavo un posto per dormire», dice al giudice

A.S., italiano di 37 anni e senza casa, è stato processato per direttissima: aveva infranto la vetrata e posizionato materassi a terra

Ha sfondato il vetro del nido al Galgario: «Fuori fa freddo, cercavo un posto per dormire», dice al giudice
Pubblicato:
Aggiornato:

All'interno dell'asilo cercava un posto dove dormire: A.S., italiano di 37 anni e senza casa, ha ammesso di essere stato lui l'autore del gesto vandalico nel nido "La casetta nel parco" al parco del Galgario. Nel pomeriggio di domenica 10 novembre l'uomo aveva sfondato la vetrata e sistemato dei materassi a terra per passare la notte.

«È dura stare fuori - ha detto il 37enne, arrestato e al processo per direttissima per tentato furto -, so che è sbagliato ma fa freddo per dormire per strada. Cercavo un posto per dormirci». L'uomo aveva steso per terra i materassi dei bambini, senza intento di rubare. Addosso, infatti, non gli è stata trovata refurtiva.

«Non ho lavoro né soldi, papà e mamma sono morti»

Quando la volante della Questura si è recata sul posto, l'uomo ha tentato inizialmente di divincolarsi, poi si è consegnato - come riporta Corriere Bergamo. A spingerlo al gesto la sua situazione personale: «Dormo in giro - ha spiegato al giudice Laura Garufi -. Uso droga ogni tanto».

Il 37enne non ha lavoro né soldi, vorrebbe entrare in comunità. «Papà e mamma sono morti, ho un fratello che è sempre in trasferta, una sorella con cui ho rotto i rapporti». Al dormitorio del Galgario «non vado, perché ho discusso». Per l'uomo è stato disposto l'obbligo di presentazione in Questura, due volte alla settimana.

I bambini già rientrati all'asilo

La sentenza è fissata per il 19 dicembre. Il giudice ha spronato l'uomo a riprendere in mano la sua vita e a rigare dritto, anche perché prima di qualche giorno fa aveva un solo precedente per guida in stato di ebbrezza, che risale al 2011. «Grazie», ha risposto il 37enne, congiungendo le mani.

Nel frattempo, il Comune ha provveduto al ripristino e alla sanificazione dei locali. I dieci bambini che frequentano l'asilo, dopo una pausa di lunedì, sono rientrati questa mattina, martedì 12 dicembre.

Commenti
giandorino

CHE VADA A LAVORARE COME LA MAGGIOR PARTE DEI GIOVANI E POI PAGHI I DANNI

Marcello

Allora quando non direte la nazionalità di chi ha commesso un reato, sapremo che non è italiano

Egidio

appunto perchè è italiano andrebbe aiutato,ma fa più scic mantenere gli extra comunitari che sono qui solo per farsi mantenere,purtroppo per la sinistra catto comunista sono risorse che portano contributi alle cooperative e alla chiesa cattolica

Claudio

Un reato è un reato, indipendentemente dalla nazionalità. Massimo, il tuo commento lo trovo personalmente inutile e poco divertente.

Massimo

Nessuno si indigna? Nessuno strepitio "telecamere! Polizia ! Avete voluto i comunisti col Rolex!"? Ah, già. È solo un italiano, il resto vale meno.

Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali