Tragedia

Fuori strada con la moto nel Bresciano: nulla da fare per Matilda

La 18enne è morta non lontano da casa. Studiava all’Istituto Aeronautico di Bergamo

Fuori strada con la moto nel Bresciano: nulla da fare per Matilda
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La moto ce l’aveva da un mese: quella Benelli 125 che, alla fine, le è costata la vita. L’aveva desiderata tanto, e per il 18esimo compleanno la famiglia l'aveva regalata, la due ruote, a Matilda Agnesi. Però, visto il tempaccio, aveva potuto usarla poco. Sabato 25 maggio, invece, è salita in sella al pomeriggio, partendo da Cossirano, frazione di Trenzano (Brescia) dove vive con la famiglia, per andare a trovare gli zii a Comezzano-Cizzago. 5 chilometri di distanza.

La Benelli 125 sul luogo dell'incidente

Nel tornare indietro però Matilda, studentessa dell’Istituto Aeronautico “Locatelli” di Bergamo, attorno alle 20 ha perso il controllo della moto finendo fuori strada dopo una curva e morendo sul colpo.

I suoi avevano vissuto a Schilpario

La ragazza era tornata nel piccolo paese della Bassa bresciana con la sua famiglia solo un anno fa, scrive il Giornale di Brescia. I genitori per qualche anno si sono infatti trasferiti con lei a Schilpario, anche se il padre Alessandro, titolare della Trattoria Genuisì di Coccaglio, ha continuato a lavorare nel Bresciano. Lei, dopo le medie, si è iscritta all’Aeronautico di Bergamo: la mamma la accompagnava a scuola ogni mattina.

«Determinata»

«Matilda era una ragazza di carattere con un viso d’angelo, ma dotata di forte determinazione – ricorda Giuseppe Di Giminiani, dirigente dell’Istituto Aeronautico Locatelli -, una di quelle che lasciano il segno». Era all’ultimo anno del liceo quadriennale: brillante, collaborava anche con il giornalino della scuola, il Corriere Aeronautico. Durante la settimana alloggiava a Madone in una struttura dell’istituto destinata a ospitare gli alunni di fuori provincia.

Il ricordo degli insegnanti

Tiziano Tista, docente di Teoria e storia della comunicazione dell’istituto, crede che «a tutti mancherà la sua capacità di andare nel profondo delle cose e dare a tutto una chiave di lettura intelligente, acuta, originale». «Ti voglio ricordare con la tua sottile e dolce ironia, la tua arguzia e capacità di prenderti sempre un po’ in giro, la tua sensibilità sempre troppo spesso mascherata dal tuo voler sempre dimostrare di essere “la più forte”», scrive Elena Radice, la sua professoressa di meccanica.

Funerali

L’ultimo saluto a Matilda sarà martedì alle 17 nella chiesa parrocchiale di Trenzano, poi si proseguirà per il tempio crematorio. La veglia di preghiera sarà stasera, lunedì 27 maggio, alle 19.30.

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