Una Atalanta tutta sostanza e... difesa

Secondo tempo
Ci è voluto un po', ma alla fine l'Atalanta ha sbloccato la partita e se l'è portata a casa. In realtà, però, la ripresa è partita con un'occasionissima per il Parma: al 50', Gervinho da due passi, a porta vuota, su tiro ribattuto da Siligardi, si fa soffiare palla da Toloi, che manda in angolo su salvataggio provvidenziale. L'Atalanta comunque attacca e al 55', con tanta fortuna, passa: missile da fuori di Ilicic, Sepe respinge ma il pallone finisce sui piedi di Gagliolo e poi in rete. Il parma sembra spegnersi e l'Atalanta controlla i giochi: al 58' Barrow lascia partire un buon destro fuori di poco; al 59' ci prova il Papu, ma la palla non trova lo specchio della porta. Il Parma si vede con un tiro di Siligardi che costringe Berisha in angolo. Al 63' e al 65', invece, ci provano ancora Ilicic e poi il Papu per la Dea, ma nulla da fare. Alla fine serve un calcio d'angolo per andare sul 2-0: al 72', cross dalla sinistra, prolunga di testa di Mancini sul secondo palo e tocco vincente di Palomino, che corona così una prestazione superba. Il gol viene però confermato soltanto dopo diversi minuti dal Var. All'80' Freuler non riesce a chiudere il match con un bel contropiede, così ci pensa Mancini, ancora sugli sviluppi di un corner, un minuto dopo. Nel finale, l'ultima emozione è ancora targata Ilicic, che all'88' colpisce la traversa con una bordata da fuori. La sua prestazione, decisamente buona, ha portato ancora una volta tre punti alla Dea.
Primo tempo
L'Atalanta fa la partita, ma non la sblocca. Pronti, via e Ilicic va già al tiro (6'), ma Sepe para. Tre minuti dopo è de Roon a tentare la rasoiata da fuori, anche lui di mancino, ma è ancora bravo Sepe a bloccare a terra. Al 13' si vede Barrow con un ottimo spunto, che Iacoponi devia però in angolo. Al 17' e al 21' ci provano prima il Papu e poi Toloi, con tiri rispettivamente di poco fuori e poi ben bloccata dall'estremo difensore ducale. Al 22', invece, occasionissima per il Parma: sugli sviluppi di un corner, Bruno Alves mette la palla in mezzo e Ceravolo, di tacco, quasi non frega Berisha che è bravissimo a respingere. Al 25' è Barillà a provarci dalla distanza e la palla è fuori veramente di poco. Un minuto dopo, meraviglioso Ilicic a liberarsi con un gioco di prestigio e a scaricare un potente sinistro che Sepe mette in angolo. Al 32' ancora grande occasione per Barrow: cross potente di Gosens, Sepe devia e il gambiano in tuffo di testa ci riprova, ma il portiere avversario si trova la palla tra le braccia a chiude l'azione. Il primo tempo si chiude con Palomino vicinissimo alla rete sugli sviluppi di una punizione dalla tre quarti battuta dal Papu, ma l'arbitro ferma il gioco per un fallo.
Le formazioni ufficiali
Tempo da lupi in quel di Bergamo, ma clima comunque caldissimo all'ex Comunale, dove l'Atalanta scende in campo nell'inedito orario delle 15 del sabato per sfidare il Parma di D'Aversa, neopromosso ma protagonista di un ottimo avvio di stagione, tanto che i ducali sono davanti all'Atalanta in classifica. Il 5-1 sul Chievo di domenica scorsa, però, si spera possa rappresentare la svolta della stagione. Una prestazione, quella di Verona, che ha soddisfatto Gasp, tanto che la formazione è praticamente la stessa oggi. Ma ecco i ventidue titolati delle due squadre:
Atalanta (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Mancini, Palomino; Hateboer, de Roon, Freuler, Gosens; Ilicic, Gomez, Barrow. All.: Gasperini.
Parma (4-3-3): Sepe; Iacoponi, Gagliolo, Bruno Alves, Gobbi; Rigoni, Stulac, Barillà; Gervinho, Ceravolo, Siligardi. All.: D'Aversa.
La conferenza pre partita
di Fabio Gennari
Parola d’ordine: continuità. Il tecnico dell’Atalanta Gian Piero Gasperini ha parlato a Zingonia in conferenza stampa alla vigilia della sfida di sabato 27 contro il Parma (ore 15) e i concetti espressi sono stati molto semplici. La Dea ha bisogno di confermare quanto di buono è stato fatto a Verona, per riuscirci bisognerà giocare una buona partita contro i ducali e continuare a risalire una classifica che resta comunque bruttina rispetto al gioco che la squadra esprime.
Serve una vittoria senza fare troppi voli pindarici. «La classifica ci vede ancora in basso. È vero che tra il quindicesimo e i posti che valgono l’Europa League ci sono appena 6 punti, ma noi siamo in fondo e quindi non dobbiamo fare pensieri troppo "alti". Andiamo in campo per vincere, il Parma è una squadra tosta che si difende e riparte e, indipendentemente dalla presenza o meno di Inglese e Gervinho, è importante stare in campana». Le parole del tecnico della Dea sono improntate alla concretezza, la squadra sta bene ma guai a prendere sottogamba l’impegno. «Ci siamo allenati bene, quando vinci è tutto più semplice ma devo dire che il lavoro è stato positivo. La partita di domani è molto importante, in questa fase non basta una vittoria per rialzare la testa in modo definitivo perché il campionato è difficilissimo: serve una striscia di risultati positivi e lavoriamo per costruirla. Dipende molto dal tipo di gara che riusciremo a fare ma anche dal Parma che ci troveremo di fronte. Vedremo anche le condizioni meteo, ma siamo pronti».
Le scelte: gioca Berisha, squadra confermata. La settimana senza intoppi non crea nemmeno troppi problemi al tecnico per quanto riguarda le scelte di formazione. «Mancheranno Tumminello per il problema al gomito, Masiello per il fastidio muscolare, anche se ha ricominciato a lavorare, e Reca, che a causa della pubalgia è rimasto fermo tutta la settimana. Per il resto i giocatori sono tutti a disposizione. Cambi in vista? Vediamo, mi prendo altro tempo per scegliere». Incalzato sul tema, Gapserini ha comunque fatto qualche ammissione e la sorpresa più grande riguarda il portiere: «Domani potrebbe giocare Berisha, Gollini arriva da una serie di partite giocate e quindi penso di far giocare il numero 1 albanese. Per il resto, davanti devo decidere se mettere un centrocampista in più e chi tra Barrow o Zapata. Vediamo anche chi scenderà in campo tra Castagne e Gosens. Le decisioni comunque saranno solo e soltanto di natura tecnica e pensando alla partita, non faccio considerazioni legate ad altro».
Gomez, Ilicic e i tiri da fuori. Ripensando al successo di Verona, il tecnico nerazzurro ha comunque voluto insistere sul concetto della continuità e, parlando, di Ilicic non ha cambiato strada: «Ilicic a Verona ha fatto bene ma anche da lui mi aspetto che si ripeta: avrà una bella occasione per confermarsi. Non so se sia all’ottanta o al cento per cento della condizione, da quello che ho visto mi basta tranquillamente che resti in questa situazione». A Verona è arrivata una vittoria larga e importante, la posizione di Gomez ha rappresentato una bella novità ma non è detto che contro il Parma si veda la stessa scelta. «In quella posizione, Gomez ha fatto molto bene, non solo al tiro ma anche dal punto di vista del volume di lavoro. Contro il Parma però potrebbe anche giocare in un’altra posizione, da esterno con una punta nel ruolo di vertice alto». Di certo, la Dea ha scoperto di avere anche il tiro da fuori tra le armi da usare e il tecnico conferma: «Verissimo, ogni partita è diversa ma abbiamo fatto gol anche in un modo un po’ diverso rispetto ad altre volte». Quale migliore occasione per riprovarci come la partita con il Parma? Conta vincere, servono i gol di tutti.