Un'Atalanta irriconoscibile piegata da Petagna

Un'Atalanta irriconoscibile piegata da Petagna
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Secondo tempo

Si sperava di vedere un'altra Atalanta nel secondo tempo. Invece le cose sono soltanto peggiorate. E già al 50' la Spal passa (meritatamente) in vantaggio. Ad amareggiare è soprattutto l'autore della rete: l'ex Petagna. Tutto nasce da una punizione dalla destra, ben battuta, sulla quale Felipe si arrampica in cielo. Bravissimo Gollini a ribattere, ma sulla respinta l'attaccante triestino è il più lesto di tutti e la butta dentro per l'1-0. Grande esultanza per lui, che non segnava da marzo. Gasperini è una furia in panchina, ma la Dea non si scuote e continua a subire la grinta biancazzurra, che al 56' trovano addirittura il raddoppio, e ancora con Petagna. In area, l'attaccante si gira e calcia di sinistro. Un tiro che non sarebbe granché, se solo non ci fosse la sfortunata deviazione di Toloi, che fa impennare il pallone rendendolo imprendibile per Gollini. È 2-0 e l'Atalanta viene punita proprio dall'uomo che questa estate è stato sacrificato per fare spazio a Zapata. La Spal continua a mietere gioco e al 63' anche Kurtic tenta la rete dell'ex con un sinistro da fuori che finisce però alto. Un minuto dopo ci prova anche Fares, ma Gollini è bravissimo. Atalanta in vera crisi e si rivede soltanto al 68', con un tiro del Papu potente ma centrale. È il primo tiro nello specchio della porta dei nerazzurri, e questo la dice lunga sulla serata dei ragazzi di Gasp. C'è molto nervosismo nei nerazzurri, mentre il tecnico prova a cambiare il ritmo della partita inserendo Pasalic e Barrow per de Roon e Gomez. All'80', però, è Masiello a sfiorare il gol dell'1-2 con un piattone destro da fuori che accarezza il palo alla sinistra di Gomis. Pericoli non ne arrivano, però, per la Spal, e solo al 90' i nerazzurri ci riprovano: Ilicic trova uno spazio per incunearsi, ma al momento del tiro trova il piede di Petagna e bloccarlo. Per l'arbitro è punizione dal limite, anche se il replay mostra come i piedi dei due fossero, in realtà, sulla riga: sarebbe dovuto essere, quindi, rigore. Fatto sta che è proprio Ilicic a provarci con la potenza, ma la palla è fuori. Finisce così, con la seconda (terza se si considera l'eliminazione ai rigori dall'Europa League di Copenaghen) sconfitta consecutiva per l'Atalanta dopo quella in casa con il Cagliari. Non una bella situazione per Gasp e i suoi. Soprattutto perché la Dea è irriconoscibile rispetto a quella a cui siamo stati abituati dal tecnico piemontese.

Primo tempo

Una prima frazione di partita complicata per i nerazzurri. I padroni di casa, infatti, alzano subito i giri del motore e sembrano riuscire a controllare il gioco, ma è proprio l'Atalanta a costruire la prima occasione al 6': Gonsens va sul fondo e crossa, Zapata da fermo riesce a staccare bene e a indirizzare la palla, che finisce fuori di pochissimo. La Spal torna in avanti e al 12' e al 14', con capitan Antenucci, cerca due volte la porta difesa da Gollini, ma la palla finisce fuori non di molto. L'Atalanta risponde al 17' con Gosens, che da ottima posizione calcia alle stelle. La più grande occasione del primo tempo arriva al 23' ed è per i padroni di casa: Lazzari affonda a destra, gran sponda di Missiroli per Petagna che, da solo, prova ad angolarla ma è bravissimo Gollini a respingere. Sulla ribattuta, Fares viene contrato in angolo. Al 35' ancora Petagna (ispiratissimo) fa una gran giocata sulla destra e cerca con il mancino Antenucci, che tenta la conclusione al volo di sinistra. Palla alle stelle. Al 37', un Gasp infuriato decide di togliere subito Rigoni e inserire Ilicic. L'ultima occasione del tempo, però, è ancora per la Spal, che al 46' trova una buona infilata in area con Lazzari, il quale però spreca cercando una via di mezzo tra un cross e un tiro che non crea problemi ai nerazzurri. Finisce qui la prima frazione di gioco: l'Atalanta deve decisamente cambiare passo se vuole vincere.

 

 

Le formazioni ufficiali

Finalmente si torna in campo. L'Atalanta, dopo la pausa per le Nazionali e un sabato e una domenica passati a guardare le altre squadre giocare, torna a calcare un campo di Serie A nell'affascinante e complicata sfida di Ferrara, contro la Spal. Cornice decisamente interessante: praticamente tutto esaurito il "nuovo" Mazza di Ferrara, stadio dei biancazzurri che inaugura proprio oggi nella sua versione riammodernata. Foltissima delegazione di tifosi nerazzurri, però: sono quasi settecento. Per la partita, Gasperini recupera Toloi, che sarà in campo dal primo minuto, e Ilicic, che dopo il lungo stop è tornato ad essere convocato e siederà in panchina. Due le novità: Castagne ha vinto il ballottaggio sulla destra con Hateboer e, davanti, Rigoni è stato preferito a Pasalic per affiancare Zapata e il Papu. Dall'altra parte, tanti ex ma solo due in campo dall'inizio, ovvero Kurtic e Petagna. Ecco le formazioni ufficiali:

Spal (3-5-2): Gomis; Cionek, Vicari, Felipe; Lazzari, Kurtic, Schiattarella, Missiroli, Fares; Petagna, Antenucci. A disp.: Milinkovic-Savic, Moncini, Djourou, Everton Luiz, Costa, Valoti, Dickmann, Paloschi, Simic, Thiam, Valdifiori, Floccari. All.: Semplici.

Atalanta (3-4-3): Gollini; Toloi, Palomino, Masiello; Castagne, de Roon, Freuler, Gosens; Rigoni, Zapata, Gomez. A disp.: Berisha, Rossi, Djimsiti, Adnan, Ilicic, Reca, Valzania, Hateboer, Mancini, Pasalic, Pessina, Barrow. All.: Gasperini.

 

 

La conferenza di Gasperini
di Giordano Signorelli

Dopo la sosta per le nazionali, l’Atalanta riprende il cammino in campionato contro la Spal, che rappresenta la prima tappa di un miniciclo che fornirà qualche indizio sul ruolo che reciterà la formazione allenata da Gian Piero Gasperini in questa stagione. «Ora per un po’ penseremo al campionato e ci concentreremo su quello - ha esordito il tecnico nerazzurro nella consueta conferenza stampa della vigilia -. Saranno tutte gare difficili perché in questa stagione c’è e ci sarà un grande equilibrio. Dovremo pensare una gara alla volta, quindi concentriamoci sulla Spal. È un match che andrà interpretato e giocato bene».

 

 

Analizzando le prime giornate, sembra che Gasperini abbia ragione: «La sensazione di queste prime tornate è che, lasciando perdere la parte alta della classifica, ci siano molti club sullo stesso livello. Diversi roster si sono rinforzati e tutti hanno grandi motivazioni. Soprattutto quelle che l’anno scorso sono rimaste un po’ indietro come Torino, Fiorentina, Sampdoria, Spal o come il neopromosso Parma che sono partite bene. Si fa fatica a stilare una classifica». Le due settimane di sosta sono state utili per riportare il sorriso sul volto del tecnico di Grugliasco, che riabbraccia Toloi e Ilicic. «Da giovedì stiamo lavorando tutti insieme, nazionali compresi, e il fatto di giocare di lunedì ci permette di avere un giorno in più per recuperare. Siamo al completo eccezion fatta per Mancini. Ilicic? Si è allenato con noi, ma per lui è diverso. Non ha accusato problemi di natura muscolare, ma di altro tipo. Non ha presentato difficoltà di recupero se non per quanto concerne la condizione atletica. Serve tempo, è stato fermo e ha preso molti medicinali. È convocato, non è in condizione di giocare dall’inizio, ma vedremo se ci sarà l’occasione di fargli fare uno spezzone».

La sfida si giocherà nel nuovo stadio Mazza, rimesso a lucido in tempi record. «Indubbiamente che si vedano strutture nuove o rimodernate è un aspetto positivo. Il tutto dà entusiasmo a una piazza come quella di Ferrara che sta vivendo momenti storici importanti. Credo che il calcio abbia bisogno anche di queste situazioni di provincia». Passando dall’impianto al terreno di gioco, Gasperini pretende un alto livello di concentrazione: «Quest’anno loro sono partiti bene in campionato, c’è entusiasmo a Ferrara, hanno cercato di allestire una formazione migliore. La Spal è una squadra difficile da superare, l’anno scorso nel girone di ritorno ha fatto bene. Sappiamo che ci sono situazioni che ci possono creare difficoltà, ma noi dobbiamo ripartire giocando con qualità e nel nostro modo. L’Atalanta deve essere un gruppo che ha le idee chiare. Non si può lanciare in avventure tattiche per inserire i tanti giocatori appena arrivati, non può aspettare nessuno. Petagna? Lo rivediamo. Speriamo che faccia il bravo. Se si trova bene sono contento, gli auguro le migliori soddisfazioni. È stato fondamentale in questi due anni».

 

 

I tifosi e la formazione. Intanto a Ferrara c'è grande attesa per il match. Non solo per l'importanza intrinseca alla sfida, quanto perché sarà la prima nel nuovo impianto (o meglio dire nell'impianto riammodernato) da sedicimila posti. Molto probabilmente ci sarà il tutto esaurito e, in mezzo al mare biancazzurro, ci sarà anche una nutrita delegazione orobica: nel settore ospiti, che può ospitare circa 1.500 tifosi, ci saranno almeno seicento supporters nerazzurri, forse addirittura settecento. Tanti se si considera che la vendita dei biglietti è iniziata soltanto nel pomeriggio inoltrato di venerdì e che si sta parlando di un posticipo del lunedì. Ma quali saranno le scelte dei due tecnici per questa delicata sfida? Poche novità per Semplici, che, al di là delle assenze di Costa e Schiattarella per problemi muscolari, punta sulle sue certezze: Valdifiori a dettare i ritmi in mezzo e l'ex Petagna insieme ad Antenucci in attacco. L'attaccante triestino sarà ancora una volta preferito a Paloschi, che molto probabilmente verrà però inserito a gara in corso. Gasp sorridere per il recupero di Toloi, che andrà dunque a completare la linea a tre dietro con Palomino e Masiello. In porta sembra avvantaggiato ancora Gollini. Centrocampo intoccabile con Hateboer, de Roon, Freuler e Gosens, mentre davanti il Papu e Zapata paiono certi di una maglia da titolari e l'unico ballottaggio è tra Rigoni e Pasalic, con il croato in vantaggio. Ilicic torna in panchina.

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