Gasp mette in guardia l'Atalanta «Attenzione, è una partita-trappola»

L'Atalanta è in uno stato di forma incredibile, esaltata dai 10 punti conquistati nelle ultime 4 partite, di cui 3 contro Napoli, Fiorentina e Inter. Ma non c'è tempo per distrarsi. La sera di mercoledì 26 ottobre, alle 20.45, si scende nuovamente in campo per la decima giornata di Serie A e i ragazzi di Gian Piero Gasperini sono attesi dal test dell'Adriatico contro il Pescara di Massimo Oddo, una squadra che esprime un ottimo gioco ma fatica a fare risultato, come dimostrano le zero vittorie conquistate (esclusa la vittoria per 3-0 a tavolino contro il Sassuolo) in questo avvio di stagione. I nerazzurri, dunque, partono da favoriti, ma il tecnico di Grugliasco pretende dai suoi la stessa attenzione vista contro squadre ben più blasonate dei Delfini abruzzesi.
Serve attenzione. «Tutte le partite sono importanti alla stessa maniera. Dovremo stare molto attenti a Pescara, perché queste sono partite-trappola. Noi non dobbiamo mai sottovalutare nessuno. Il campionato finora ha detto che abbiamo perso punti con Palermo e Sampdoria e li abbiamo fatti con Napoli e Inter, quindi non si sa mai quello che può succedere».
L'avversario. «Il Pescara gioca un bel calcio, ha una sua identità precisa e ha messo in difficoltà tutti. Sta pagando un po’ il salto di categoria, ma non va sottovalutato. Noi siamo in un momento molto positivo e cerchiamo di sfruttarlo. L’unica difficoltà è che abbiamo avuto pochi giorni per preparare la partita, ma questo è un problema che riguarda tutte le squadre. Questo per noi comunque è un momento per avere delle energie fresche e delle motivazioni importanti».
La formazione. «Opterò per il turnover perché ci sono dei giocatori che stanno molto bene pur giocando poco, per una questione di gruppo e perché abbiamo speso molte energie con l'Inter, oltre alla partita ravvicinata. Sono tutti disponibili a parte Toloi, che ha riscontrato un problema al flessore sinistro».
Il passato. «Il Pescara era un po' il miracolo sportivo dell'Abruzzo negli Anni '80, quando ci ho giocato, e quindi sono rimasto legato a questa città. Ho vissuto momenti molto belli».