Doppia tragedia

Giorgio, Maurizio e una bici bianca

Giorgio, Maurizio e una bici bianca
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Giorgio era un ragazzo felice. Spesso nel tardo pomeriggio di queste giornate di primavera ormai lunghe, usciva con la sua mountain bike, una Rockrider, rassicurava la mamma dicendo che sarebbe stato via un’ora, che avrebbe girato nei boschi, sui sentieri e che soltanto per un tratto sarebbe stato sulla strada. È andata così anche sabato scorso: è uscito alle 18.15, sarebbe rientrato per le 19.15, forse anche prima. Aveva detto alla zia che sarebbe rincasato prima che i genitori fossero tornati da Messa. Abitava a Longuelo, in via Bellini: l’incidente è accaduto mentre stava tornando, alle 18.50, sulla Briantea che da Ponte San Pietro sale verso le Crocette di Curno e di Mozzo. Giorgio era un ragazzo felice come lo sono molti a sedici anni. Andava a scuola, al Natta, in bicicletta, aiutava in famiglia anche perché il papà ha seri problemi di salute.

 

 

Maurizio, 59 anni, amava andare in bicicletta da sempre, da quando era un ragazzino, per questo era un cicloamatore. Aveva una bici di quelle bellissime, una “Cervelo” con tanto di ruote in fibra di carbonio a profilo alto. Abitava a Bonate Sotto. Anche lui, come Giorgio, stava rincasando: lui era andato in direzione opposta, era andato a fare un giro attorno a Bergamo, forse sui colli, e stava percorrendo la Briantea dalle Crocette verso Ponte. Ha avuto soltanto il tempo di vedere l’assurdità che stava accadendo di fronte a lui, la Golf che travolgeva il ragazzo sulla mountain bike, che lo faceva volare sul parabrezza e poi sull’asfalto. Ha avuto soltanto il tempo di spaventarsi perché ha visto l’auto impazzita uscire dalla corsia, venirgli incontro. Poi il colpo tremendo. Maurizio è stato subito soccorso dal cuoco del ristorante "Sorriso", proprio di fronte, un nordafricano che è esperto di primo soccorso: gli ha praticato il massaggio cardiaco, poi è arrivato un medico, per un momento il ciclista ha ripreso coscienza, è riuscito a chiedere di essere portato in ospedale.

 

 

Giorgio e Maurizio erano agli estremi della vita, Giorgio adolescente, Maurizio a pochi mesi dalla pensione, sulla soglia dei sessant’anni. Avrebbe smesso di lavorare a settembre. Ma erano tutte e due persone serene, contente di essere al mondo. Tutte e due con la passione per la bicicletta, per uno sport fatto di...

 

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