49 percento di share

Sanremo, promossi e bocciati

Sanremo, promossi e bocciati
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Chissà quanti avevano davvero in programma di accendere il televisore con l’intenzione di guardare il Festival di Sanremo. Eppure la prima serata della lunga e intramontabile kermesse sanremese ha riscosso un successo che nessuno avrebbe mai e poi mai immaginato. La serata andata in onda su Rai1 ha registrato oltre il 49 percento di share (in media gli spettatori sono stati 11 milioni e 767 mila), un dato in netta e forte crescita se confrontato con i risultati del 2014. Lo scorso anno, infatti, lo share si era fermato a quota 45 percento.

Ad annunciare questo felice risultato è stato il direttore di Rai1, Giancarlo Leone, con un tweet pubblicato sulla pagina del suo profilo. Solo due giorni fa, Leone, durante una conferenza stampa aveva detto: «Come direttore devo avere un obiettivo per gli ascolti. Sarò già felice di doppiare la media di rete che è il 19%. Quindi partirei dal 38% in su, il risultato del Festival dell'anno scorso». Insomma dal punto di vista degli ascolti, la prima serata di questo Festival è stata un vero e proprio successo, che per molti è risultato davvero inaspettato e insperato visti i tanti (e poco entusiasmati) luoghi comuni che girano attorno a questa manifestazione che sembra (almeno all’apparenza) non interessare più a nessuno.

Carlo Conti. La serata di ieri sera è stata bella, dal ritmo veloce e abbastanza incalzante, senza troppe (ed eccessive) pause tra una canzone e l’altra. Sufficienza piena per Carlo Conti che è riuscito a tenere sotto controllo ogni situazione e imprevisto, comprese le impacciate e statuarie vallette che ha scelto di avere al suo fianco. Lontano da una conduzione fatta di personalismi (come quella di Fazio e della Littizzetto) è stato molto professionale e sobrio, con battute al momento giusto (discutibile il fatto se siano state divertenti o meno) senza mai eccedere nel volgare o in siparietti fuori luogo. A tanti, il suo modo di fare, ha ricordato due e vere proprio icone della conduzione del Festival: Pippo Baudo e Mike Bongiorno.

 

 

Gli artisti. Non bisogna dimenticarsi che, pur essendo il Festival della canzone italiana, sono diversi anni che dal palco dell’Ariston non si ascoltano brani che esaltano per la loro qualità e bellezza. Anzi, come è già successo nelle ultime edizioni, la canzone vincitrice, insieme a quelle più orecchiabili, viene rimbalzata per qualche mese su radio e music channel per poi cadere nel buio anfratto del dimenticatoio. Routine a parte, c’era comunque molta attesa e aspettativa nei confronti di diversi artisti, soprattutto per i pezzi proposti dai cantanti già noti al grande pubblico. Al termine della serata la classifica della prima puntata vede tra i primi sei Dear Jack, Malika, Chiara, Nesli, Annalisa e Nek. Rischiano invece di essere già eliminati Lara Fabian, Grazia Di Michele e Mauro Coruzzi, Gianluca Grignani e Alex Britti.

 

 

Ospiti musicali. Oltre agli artisti in gara, c’era grande attesa per gli ospiti in scaletta. Quando sul palco si è presentato Tiziano Ferro il pubblico ha rotto la sua compostezza lanciandosi in un applauso che non voleva più terminare. Tzn si è esibito con un medley di alcuni suoi grandi successi e ha chiuso la performance lanciando il suo ultimo singolo Incanto. Commosso e davvero molto contento, ha lasciato il palco salutato dal pubblico che gli ha reso omaggio addirittura con una standing ovation. Con Tiziano Ferro, la direzione artistica del Festival ha voluto scommettere su un facile successo, riuscendo anche a far moltiplicare le televisioni sintonizzate sul programma.

Ma le sorprese non sono finite e poco più tardi è sbarcato al Festival un duo che non si vedeva sul quel palco da ben 24 anni: Al Bano e Romina Power. Dopo il loro divorzio, il riuscito sodalizio era già stato sperimentato durante alcuni concerti in Russia ma la performance al Festival ha fatto sperare in una rinata collaborazione tra i due.  Un po’ trash l’idea finale della premiazione con la consegna del riconoscimento che li ha nominati ambasciatori del Festival di Sanremo.

 

 

Gli altri ospiti. Se gli ospiti musicali non hanno deluso le aspettative, gli altri invitati, invece, non hanno certo fatto una buona impressione. Carina l’idea di portare sul palco la famiglia più numerosa d’Italia, se non fosse che la situazione si è velocemente congelata per via degli interventi religiosi del pater familia. Ad ogni domanda di Conti riusciva solamente a rispondere che «era tutto merito di Cristo». Brusio in sala e davvero pochi applausi. Forse, nessuno gli aveva suggerito che non erano lì per testimoniare la loro fede religiosa. Il monologo di Siani, invece, è stata una cartuccia mal sparata e verrà ricordato solamente per la banalissima e davvero inutile battuta rivolta ad un bambino sovrappeso seduto in prima fila «Ci entri nella poltrona?».

 

 

Le vallette. Unvero flop per quanto riguarda la performance delle vallette, non hanno funzionato per niente e hanno fatto rimpiangere la bellissima coppia di qualche anno fa formata dal duo Belen-Canalis. Emma è apparsa molto impacciata e poco naturale, mentre Arisa sembrava stare dalla parte sbagliata del palco. Forse erano solo molto emozionate ma entrambe non sono riuscite a sostenere Carlo Conti nella fatica di una serata di questo genere. Tutte e due, per esempio, continuavano a introdurre ogni canzone leggendo le info necessarie sui memo cartacei e durante la trasmissione non sono mai riuscite a entrare in sintonia e nei tempi giusti della scaletta del programma. Se la cava un po’ meglio Rocio Munoz Morales, concordando pienamente con quel che scrive La Stampa: «Quel che dice lo sa solo lei, però con quella bocca può dire quello che vuole. E poi almeno è spigliata, sorride e si butta».

 

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