un'esagerazione?

Giovani in protesta davanti all'oratorio di Redona: «È arrivata anche la Digos: vergognoso!»

Sabato 6 i ragazzi si sono mobilitati contro la sospensione dell'utilizzo del campo voluta dal don, ma non si aspettavano questa reazione...

Giovani in protesta davanti all'oratorio di Redona: «È arrivata anche la Digos: vergognoso!»
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Nel pomeriggio di sabato 6 aprile, i giovani della squadra della Redonese e i loro sostenitori si sono dati appuntamento davanti all'oratorio per protestare contro la sospensione dell'utilizzo del campo da calcio, scattata da 25 marzo, a causa di alcuni comportamenti ritenuti scorretti da parte del don. «Sono arrivate cinque voltanti e anche la Digos, che ci hanno chiesto le carte d'identità. Ci è sembrato un comportamento esagerato. È vergognoso!», testimoniano i ragazzi coinvolti nella manifestazione.

La versione dei giovani

Spiegano i giovani: «Avevamo avvisato la Polizia delle nostre intenzioni e ci avevano suggerito di protestare senza però usare gli striscioni. Nonostante avessimo già preparato tutto il materiale, abbiamo scelto comunque di non utilizzare cartelli o altro, proprio perché non intendevamo esagerare. Al massimo, è partito il coro "Oratorio casa per pochi", in opposizione al tradizionale "Oratorio casa per tutti". Per il resto ci siamo limitati a sostare fuori dall'oratorio e spiegare a chi passava il perché della nostra presenza».

Chiamati dal parroco

Dalla Questura spiegano: «Sabato un gruppetto di una trentina di giovani si sono ritrovati furi dall'oratorio di Redona, per chiedere un confronto con il parroco e con il don. Alla fine, qualcuno deve aver avuto un atteggiamento più prorompente e deciso, perché il parroco ha ritenuto opportuno chiamarci. Arrivati sul posto, abbiamo constatato che si trattava di un gruppetto di ragazzi del quartiere e non di una vera e propria manifestazione. Abbiamo quindi deciso di procedere con le identificazioni, come si fa in questi casi. Nel complesso, però, la situazione è risultata tranquilla e non abbiamo registrato comportamenti preoccupanti».

Commenti
Giorgio

Ma questi ragazzi per Redona cosa fanno?????aiutano gli anziani?? I bambini,aiutano le varie assiciazioni??magari un po di volontariato andrebbe fatto........

Giusi

L'oratorio è casa per tutti!!! Ma come in ogni casa/ famiglia ci sono delle regole da rispettare!! In tanti vogliamo che la "casa di tutti noi" sia un luogo di ritrovo sano e sicuro per i nostri figli, se ci sono comportamenti scorretti e di maleducazione si può andare altrove! Bene che i Dons tengano le regole!!!

Giovanni

L' oratorio è una proprietà privata e posso accedere solo persone che risulti o gradite alla proprietà, chi non è gradito resta fuori esattamente come io se non gradito non entro a giocare a calcio nel giardino di casa tua

gianluigi

Il mio pensiero, è che la chiesa e i suoi dipendenti, ( preti, cardinali, ecc. ) come li chiamo io, mangia pane a tradimento, dovrebbero pensare di più, ai problemi che ci sono nell'ambito della chiesa stessa, e sono tanti. Dovrebbero togliersi da quelle strutture, che oggigiorno, non dovrebbero più a che vedere con la struttura ecclesiale. Sono passati i tempi in cui, i preti, la chiesa, avevano il potere assoluto sulle persone. Ai tempi, LORO, si riempivano la panza, e i poveri contadini, pativano la fame. Se la gente, si allontana sempre più dalla chiesa, ci sarà un motivo.

Caterina Marchesi

I panni sporchi si lavano un casa ? Sì dovrebbe🤗 i ragazzi lasciano la chiesa soprattutto per il pastore non tanto credibile ? Quanto tempo sta nella stessa parrocchia il don ? Ragazzi trovate portavoci che credono più a Dio Padre Figlio e Spirito Santo che non al don (uomini) non lasciate la Chiesa che è dai vostri avi tramandata pertanto... Col Battesimo ,avete , *potete ricevere* Gesù ogni volta che vi sentite deboli... Anch'io come tante persone, tanti sacerdoti donne religiose laici stanno "battagliando" con le armi bianche per rinvigorire rinnovando la Chiesa❤️‍🔥 siamo sostenuti dal Papa, dai Vescovi non mollate! La Diocesi offre in tanti modi la possibilità di farci riconoscere Gesù (tramite la storia) vivo in noi tutti.

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