Gli incendi alla Polirim di Bagnatica sono dolosi: indagano i carabinieri
In tutti e tre i casi, avvenuti tra inizio maggio e giugno, i vigili del Fuoco hanno constatato l'origine dolosa degli incendi, che continuano a ripetersi in maniera preoccupante
Il primo episodio era stato a inizio maggio: nel nuovo stabilimento della Polirim di Bagnatica in via Fratelli Kennedy, distante pochi metri da quello presente da circa trent'anni nel comune bergamasco (un terzo si trova in Brasile), dei materiali di scarto nel piazzale presero fuoco, dando origine a un incendio di lieve entità poi domato. Poi il secondo il 25 maggio, con le fiamme che partono da un container che si trovava sempre nello spazio esterno, stavolta con un'ingente quantità di materiale in ferro e plastica distrutto e una grande nuvola di fumo visibile a chilometri di distanza. Infine questa domenica, il 6 giugno, stavolta nella vecchia sede ma sempre da un container, contenete degli scarti di produzione.
Gli atti non solo si sono ripetuti a distanza di poco tempo l'uno dall'altro, ma ne è stata riconosciuta sempre dai vigili del fuoco l'origine dolosa ed è stato inoltrato un fascicolo ai carabinieri. Il fatto è stato reso noto oggi (martedì 8 giugno) da Bergamo News.
Al momento non ci sono piste più battute di altre, il contorno della vicenda è ancora poco definito e non è chiaro chi ce l'abbia con l'azienda, specializzata nella produzione di articoli in materiale plastico. Potrebbe essere sia qualcuno interno agli stabilimenti, sia qualcuno esterno mosso da intenti ancora sconosciuti. Contattata dalla stessa testata, la direzione della Polirim ha preferito non rilasciare alcuna dichiarazione. Nel frattempo è stata avviata un'indagine dal comando provinciale dell'Arma.