Gli italiani leggono pochissimo
È triste continuare a sentirlo dire, ma purtroppo è una dura verità, che si certifica sempre di più con il passare degli anni: gli italiani sono un popolo che legge pochissimo. Gli ultimi dati, resi pubblici dall'Istat e riferiti al 2014, sono una sentenza impietosa che può essere riassunta in un'unica statistica: un italiano su due legge circa un libro ogni sei mesi. Una carenza culturale gravissima, resa evidente, inoltre, dal fatto che, appena i cittadini del Belpaese concludono le scuole dell'obbligo, smettono di leggere anche quei pochi libri che fino a quel momento erano imposti dai professori, come fosse una sorta di fardello di cui liberarsi una volta terminati gli studi.
Alcuni numeri: quanti libri? Le statistiche snocciolate dall'Istat sono diverse, una più dolorosa dell'altra. A cominciare da quella basilare riguardante la media di libri letti in un anno. Ebbene, nel 2014 il 45 percento degli italiani ha letto una quantità di testi inferiore a... 3. Non che il restante possa considerarsi virtuoso: un altro 25 percento dichiara di aver letto fra i 4 e i 6 libri in tutto il 2014, e accorpando questi ultimi due dati risulta che il 70 percento degli italiani legge meno di un libro ogni due mesi. Rimane un 16 percento di affezionati lettori che non può fare a meno di leggere circa un libro al mese, e un ultimo 14 percento di virtuosi che supera la soglia del testo mensile.
Chi legge? Ragionando ora per fasce d'età, balza subito all'occhio che a leggere maggiormente sono i pensionati, ovvero coloro con un'età compresa fra i 60 e i 74 anni. Anche se, a dir la verità, il picco di lettori è reperibile fra coloro la cui età oscilla fra gli 11 e i 14 anni, ma qui si può facilmente considerare come la quantità di testi imposti durante le scuole medie faccia da potente variabile. Stante comunque il fatto che negli ultimi anni persino questo numero si è ridotto, e oggi solo 57 ragazzini su 100 si considerano persone che leggono con buona frequenza. Disastro assoluto per i quaranta-cinquantenni, dove solo il 22 percento dichiara di legge più o meno abitualmente, seguiti a ruota dai trentenni, al 37 percento. Languiscono in una sorta di limbo senza infamia e senza lode i ventenni, di cui uno su due legge abitualmente. Rispetto al sesso, le donne, ad ogni età, leggono decisamente più degli uomini: per ciascuna categoria di numeri di libri letti in un anno (che sia da 1 a 3, da 4 a 6, da 7 a 11, o 12 e più) il gentil sesso supera gli uomini di circa 4 punti percentuali. Seppur, occorre sottolinearlo, in un contesto di percentuali bassissime: solo il 4,6 percento degli uomini e il 7,2 percento delle donne legge almeno un libro al mese.
Internet non aiuta. Nemmeno l'avvento degli e-book, dello shopping online, grazie al quale si può acquistare un libro senza nemmeno dover andare in libreria, e in generale di tutti gli aiuti che internet offre, ha contribuito a convincere gli italiani a leggere un poco di più. Fra coloro che non sono soliti, nella quotidianità, navigare online, i dati sono quasi prossimi allo zero: la percentuale più alta, per dire, e fra i trenta-quarantenni, che non arriva al 10 percento. Segno che internet, a meno di non esserne abituali fruitori, non è concepito come possibilità per agevolare le proprie necessità quotidiane, fra cui per esempio comprare libri.
Fra coloro che invece sono soliti utilizzare internet, le percentuali restano comunque piuttosto basse, e per di più con dati davvero inaspettati: la categoria, infatti, che utilizza maggiormente servizi online per acquistare libri è quella che ricomprende persone con più di 75 anni, dal momento circa il 35 percento di questi ha comprato almeno una volta, nel 2014, un libro su internet. Che lo facciano autonomamente o per tramite di parenti più giovani e digitalizzati, si tratta di un dato che rasenta l'assurdo. I numeri più bassi sono per i teenager, di cui meno di 1 su 5 nel 2014 ha fatto almeno una volta shopping online di libri, seguiti da coloro che hanno un'età compresa fra i 25 e i 34 anni, ovvero coloro che sono più abili nell'utilizzare tutte le risorse che internet offre. Ma, evidentemente, acquistare libri non sembra rientrare nelle priorità digitali di alcuno. Le cose vanno un poco meglio, almeno per quanto riguarda le fasce di età interessate, per il download degli e-book, dove almeno qui a farla da padroni sono i più giovani, pur con dati inferiori al 20 percento rispetto a chi nel 2014, almeno una volta, ha scaricato un libro in formato digitale.