Dea a testa alta, ma il Napoli è troppo forte (3-1)

Dea a testa alta, ma il Napoli è troppo forte (3-1)
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SECONDO TEMPO

3-1 al San Paolo. L'Atalanta è stata battuta dal Napoli dopo una partita ad altissimo ritmo e giocata con grande autorità fino all'eurogol di Zielinski al 26° del secondo tempo. Cinque minuti dopo il raddoppio di Mertens. A chiudere i giochi nel finale è stato Rog, entrato a partita in corso. Punteggio troppo severo per gli uomini di Gasperini, ma il Napoli ha mostrato tutta la qualità dei suoi campioni. Dopo la pausa i nerazzurri ospiteranno il Sassuolo.

 

PRIMO TEMPO

Vantaggio dell'Atalanta al San Paolo contro il Napoli. I nerazzurri hanno contenuto la buona partenza degli uomini di Sarri rispondendo colpo su colpo. Al quarto d'ora gol di Cristante che ha deviato di testa in rete un perfetto calcio d'angolo di Gomez. La difesa di Gasperini ha lasciato poco spazio agli attaccanti del Napoli, in particolare a Mertens. I nerazzurri sono andati vicini al gol anche con Ilicic, Masiello e Hateboer.

 

FORMAZIONI UFFICIALI

 

NAPOLI (4-3-3) - Reina, Maggio, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Zielinski, Jorginho, Hamsik; Callejon, Mertens, Insigne. All. Sarri

ATALANTA (3-4-3) - Berisha; Toloi, Palomino, Masiello; Hateboer, Cristante, Freuler, Gosens; Ilicic, Petagna, Gomez. All. Gasperini

 

Si torna in campo, si riparte con il calcio giocato e la Dea è attesa da un impegno durissimo. Dopo due giorni di sbronza europea (ogni atalantino non può che aver vissuto con l’adrenalina alle stelle le 48 ore a cavallo del sorteggio di Europa League a Montecarlo) la squadra di Gasperini torna in campo per la seconda giornata di campionato e la sfida in programma è quasi proibitiva. Questa sera (fischio d’inizio alle 20.45) si gioca a Napoli contro la squadra di Sarri: la possibilità di restare a zero punti dopo la sconfitta di sette giorni fa con la Roma è concreta, ma Gomez e compagni se la giocheranno fino alla fine senza nessuna paura.

Perché bisogna comunque crederci. La squadra partenopea vive un momento magico, nel doppio play-off contro il Nizza è arrivata una qualificazione meritata e nella prima giornata a Verona Insigne e compagni hanno disegnato calcio per oltre 80 minuti meritandosi ampiamente il successo. L’Atalanta però ha una sua identità, l’anno scorso è arrivata quarta e anche se qualche pezzo si è perso per strada è chiaro che ci siano comunque dei valori importanti che devono far scendere in campo il gruppo con grande fiducia.

Gasperini è consapevole che sarà dura ma la sua idea di calcio è quella di andare a giocarsela al massimo su ogni campo e anche stavolta sarà così. Il Napoli dalla cintola in su è fortissimo, ma dietro qualcosa concede. Ai nerazzurri servirà grande cinismo (per gli attaccanti è vietato sbagliare) e uscire dal campo con un risultato positivo dopo aver sfidato la più seria candidata al ruolo di anti-Juve del campionato sarebbe molto importante.

Le scelte degli allenatori. Dal punto di vista della formazioni che scenderanno in campo, non ci sono molti dubbi da sciogliere. Gasperini ha convocato 24 giocatori e del gruppo che ha raggiunto sabato nel tardo pomeriggio Napoli fa parte anche Spinazzola che non giocherà però dall’inizio. La formazione titolare sarà la stessa vista contro la Roma: Palomino sarà in campo al posto di Caldara con Toloi e Masiello a protezione di Berisha mentre a metà campo la linea a quattro sarà formata da Hateboer e Gosens sugli esterni più Freuler e Cristante al centro.

In attacco la Dea si affiderà ancora a Gomez e Petagna con Ilicic nel ruolo di trequartista, in panchina ci saranno Kurtic, Cornelius e de Roon pronti a subentrare al pari di ragazzi come Orsolini e Spinazzola che comunque possono dare una mano. Nel Napoli Milik è favorito su Mertens al centro dell’attacco dove Insigne e Callejon sono intoccabili, Hamsik e Zielinski saranno protetti da Jorginho mentre in difesa sarà Maggio il sostituto dello squalificato Hisaj con Ghoulam, Chiriches e Koulibaly a protezione di Reina.

La chiave tattica: dipende quasi tutto dal Papu. Detto che le due squadre hanno caratteristiche ampiamente conosciute e che c’è poco da inventare, è chiaro che gran parte delle speranze che ha la Dea di fare risultato passano dalla prestazione di Gomez. Sulla fascia mancina di attacco il numero 10 atalantino dovrà vedersela con Maggio che non è arcigno come Hisaj. La struttura fisica è un altro elemento a favore dell’atalantino e se Gosens, grazie anche all’aiuto di Masiello e Freuler, riuscirà a contenere bene Callejon senza aver bisogno del supporto in ripiegamento di Gomez, l’Atalanta può fare davvero male.

Un altro giocatore che è chiamato a disputare una bella partita è Petagna. Il ragazzo non è entrato nella lista dei chiamati da Ventura per il doppio impegno con Spagna e Israele (Spinazzola invece sì e la cosa proprio non si spiega...) e non ha altra via se non giocare bene con l’Atalanta per tornare protagonista. I suoi movimenti saranno fondamentali per i compagni, ma è innegabile che un gol al San Paolo chiuderebbe mesi di digiuno e troppi mugugni sulla sua presenza tra i titolari in un colpo solo. Forza Andrea, i 30-40 atalantini che saranno nel settore ospiti fanno tutti il tifo per te.

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