«Ho ucciso Elena, ora mi sparo»: l’ultimo messaggio di Rubens Bertocchi a un amico
Tragedia a Cene giovedì 5 giugno alle 17: il 54enne ha freddato la moglie, ha mandato un messaggio dal telefono e poi si è suicidato

Era stato malato, Rubens Bertocchi, anche gravemente. E sei anni fa era stato costretto a chiudere l’Alimentari Bertocchi, negozio di famiglia proprio sotto l’abitazione di residenza, in via Fanti 43 a Cene. Aveva poi trovato lavoro come portinaio in Città Alta. Ma con la moglie Elena Belloli, 52 anni, impiegata in uno studio di ingegneria, il 54enne aveva tenuto duro, anche solo per dare un futuro ai due figli di 20 e 11 anni.
Due colpi
Ma ieri, giovedì 5 giugno, ore 17, tutti quegli sforzi sono stati spenti da due colpi di pistola. Bertocchi ha sparato alla moglie, uccidendola, e poi si è puntato la pistola alla tempia, suicidandosi, non prima di aver mandato un messaggio a un amico per informarlo di ciò che aveva fatto, e che ancora stava per fare. Tutto ciò in quel complesso di case dove vivono anche la sorella (al piano superiore) e i genitori della moglie (nell’appartamento a fianco), e dove abitava sua madre, accompagnata in casa di riposo solo poco tempo fa.
La moglie
Elena Bertocchi, racconta il Corriere Bergamo, era diplomata all’Istituto Natta di Bergamo. Era una grande tifosa dell’Inter con la cui maglia si faceva fotografare. I vicini di casa la vedevano spesso di primo mattino accompagnare il figlio minore alla vicina scuola. Era anche andata alla pizzata di classe, mercoledì 3 giugno, con altre famiglie.
Ipotesi gelosia
Secondo le prime indagini condotte dai carabinieri della Compagnia di Clusone, la convinzione che la moglie lo tradisse avrebbe scatenato la furia di Rubens Bertocchi. Aveva una pistola calibro 22 regolarmente denunciata per uso sportivo, ora diventata l’arma del delitto.
L’allarme
Una vicina ha sentito i colpi d’arma da fuoco e ha dato l’allarme al 112. Poi Andrea, il figlio maggiore, che era in taverna con la fidanzata, ha cercato di entrare in casa ma ha trovato la porta chiusa dall’interno: sono stati i vigili del fuoco ha sfondarla. Dentro, l’arma era ancora vicino al corpo senza vita dell’uomo.
Venerdì sarà disposta l’autopsia
I corpi di marito e moglie, terminati i rilievi della scientifica dell’Arma attorno alle 22, sono stati trasferiti all’obitorio dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo: probabilmente già oggi, 6 giugno, la procura ne disporrà l’autopsia.
Viviamo in una società in cui ormai conta solo il possesso:cose ,potere,persone. Un abbraccio ai figli sono loro purtroppo le più grandi vittime.