il ricordo

I sorrisi di Luca, Matteo e Francesco dipinti sul muro dell’oratorio di Sant’Anna

La comunità di Borgo Palazzo ha voluto rendere omaggio alla memoria dei tre giovani, morti tutti giovanissimi (21, 18 e 26 anni) a causa di due distinti e tragici incidenti stradali

I sorrisi di Luca, Matteo e Francesco dipinti sul muro dell’oratorio di Sant’Anna
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Il ricordo di Luca Carissimi e Matteo Ferrari continuerà a vivere sui muri dell’oratorio Sant’Anna, in via Borgo Palazzo. Gli amici hanno infatti completato da pochi giorni il murales dedicato ai due giovani (di soli 21 e 18 anni) che la notte tra il 4 e 5 agosto del 2019 furono investiti mentre erano in sella a una Vespa lungo la Cremasca da Matteo Scapin, 33 anni.

Matteo e Luca erano molto legati al quartiere di Borgo Palazzo, dove erano nati e cresciuti, e la comunità e l’oratorio, a distanza di poco più di un anno dalla tragedia, non hanno mai mancato di dimostrare affetto nei loro confronti. Il murales è dedicato anche a Francesco Marozzo, di 26 anni, anch’egli morto a causa di un tragico incidente stradale a Perth, in Australia, dove il giovane si era trasferito per trovare lavoro in una "farm".

«Alla visione del graffito, per me, emozione e commozione sono talmente profonde che non mi consentono di dire altro – commenta il papà di Matteo Ferrari -. Un grazie agli artisti professionisti che senza sosta hanno realizzato tale immagine. Impegno che oltre alla rappresentazione dei nostri ragazzi, trova un valore fortemente emotivo, interpretare attraverso il disegno la vicinanza e l’affetto di una intera comunità. Ringrazio la parrocchia di Sant’Anna e la polispostiva Olimpia per aver consentito la raffigurazione. Agli amici di Sant’Anna, agli amici di Luca, Matteo e Francesco, oltre a un profondo ringraziamento, va un forte abbraccio. Grazie per l’amicizia e l’amore dimostrato per i nostri sfortunati ragazzi».

Il papà di Matteo, infine, ha desiderato rivolgere un pensiero anche alle generazioni più giovani. «Per i ragazzi, grandi e piccoli dell’oratorio, spero con tutto il cuore che il murales possa essere di monito, un messaggio di solidarietà e di tolleranza, affinché simili tragedie non si ripetano. La vita è gioia. Ora tre giovani Angeli vegliano su di voi».

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