Ikea si è comprata una foresta Ma non è la prima ad averci pensato

Si ha notizia che IKEA, celebre marchio svedese di mobili e arredamento, ha comprato circa 335 chilometri quadrati di foresta in Romania. Per IKEA è la prima volta, e tutto fa pensare che la decisione vada nella direzione non solo di contenere i prezzi dei suoi prodotti, ma anche - forse soprattutto, stando a recenti polemiche - di utilizzare materiali di origine certificata proveniente da foreste sottoposte a controlli, come già avviene per alcuni legni pregiati, ma anche per alcuni tipi di caffè o di grano Khorasan Kamut. Se per IKEA si tratta di una novità, l’uso di acquisire foreste o talora intere regioni per disporre facilmente di materiali destinati ad entrare nelle produzioni aziendali non è nuova.
1) Perfetti Van Melle, prodotti dolciari
Per restare solo in Italia, la Perfetti, produttrice di noti prodotti dolciari e in particolare di gomma da masticare, acquisì anni fa intere zone dell’Indonesia per poter disporre della materia prima (gomma base, zucchero, aromi) che le occorreva. A diversi anni di distanza sembra che l’operazione si sia dimostrata vantaggiosa per tutti.
2) Benetton, vestiti
Benetton si impadronì, tramite l’acquisto di società già operanti in loco, di larghe estensioni della Patagonia argentina per allevarvi pecore e procurarsi la lana necessaria ai suoi maglioni. Diversamente dal caso precedente, questo non ha mai smesso di sollevare polemiche anche piuttosto dure.
3) Margaritelli, parquet, legno &co.
La Margaritelli, produttrice del famoso Listone Giordano, ha recentemente realizzato in Umbria la più importante riforestazione italiana di latifoglie, mettendo a dimora ben 25mila nuove piante di rovere: è il Bosco di Piegaro (PG), aperto anche ad usi didattici e di turismo sostenibile. Anni fa aveva esordito con una foresta nel cuore della Borgogna, in Francia. Vanto dell’azienda sono le certificazioni più prestigiose che è riuscita ad ottenere, tra le quali la buona gestione del bosco e del territorio.
Vedremo se anche IKEA vorrà fare una cosa simile in Romania, così da rendere le sue foreste una zona appetibile anche agli amanti della vita all’aria aperta e alle scuole. Per adesso dalla Svezia si è saputo soltanto che parte del legname sarà utilizzato per costruire arredamenti da vendere in Romania (mobili a chilometro zero, diciamo così) e che all’unico negozio attuale se ne affiancherà presto un altro. La Romania, in effetti, è abbastanza grande da poterne ospitare anche di più: 238.391 km² contro i 301 340 km² dell’Italia, per una popolazione che però è un terzo (20 milioni di abitanti contro i nostri 60).